I lavoratori dipendenti possono ottenere un extra in busta paga se dimostrano di aver anticipato soldi in favore dell’azienda
In Italia i lavoratori dipendenti hanno tutta una serie di agevolazioni da parte del proprio datore di lavoro o dell’azienda per la quale lavorano. Ci sono infatti le agevolazioni che riguardano il vitto e l’alloggio o le spese sostenuto per viaggi e mezzi di trasporto, ovvero tutte le spese di trasferta che saranno appunto rimborsate dall’azienda.
Generalmente il rimborso viene effettuato direttamente in busta paga ma, per poterlo ottenere, bisogna giustificare le spese di trasferta e conservare con sé tutte le pezze d’appoggio. Si tratta di scontrini, fatture, ricevute e tutti quei documenti che possono fungere da giustificativo di spesa.
Per poter ricevere il rimborso in busta paga è quindi molto importante avere con sé una dimostrazione delle spese che saranno documentate, appunto, tramite le pezze d’appoggio. Senza di queste, infatti, il rimborso da parte del datore di lavoro o dell’azienda non sarà possibile. Per ottenere il rimborso, quindi, il dipendente dovrà farsi rilasciare la fattura intestata all’azienda.
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Generalmente, nell’interesse dell’azienda, il lavoratore dipendente anticipa le spese che poi il datore di lavoro o l’azienda stessa rimborsa a priori. Alcune volte è possibile sapere anche in anticipo a quanto ammonta l’importo rimborsabile. Ovviamente non esiste un solo tipo di rimborso di spese aziendali: ci sono quelli a piè di lista, ovvero il rimborso spese analitico, e quello forfettario che prevede il riconoscimento di una tariffa che è omnicomprensiva e che è nota a priori.
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Tutto quello spiegato fino a questo momento riguarda solo ed esclusivamente i lavoratori dipendenti che hanno il rimborso spese, recuperando i costi sostenuti direttamente in busta paga. Le cose cambiano completamente per i rimborsi spese da riconoscere ai professionisti e, in generale, ai titolari di partita IVA. In tal caso, infatti, rispetto alla prestazione principale, il rimborso spese viene in genere riconosciuto al professionista come parte del suo compenso.