Benzina, approvata la proroga fino ad agosto. Ma è una beffa

Prorogato lo sconto sul prezzo dei carburanti al distributore fino ad agosto ma per i cittadini è una beffa

Aumenti benzina (Foto Pexels)
Aumenti benzina (Foto Pexels)

Gli italiani stanno attraversando un periodo difficile sotto il profilo economico. I costi dell’energia hanno spinto l’inflazione che già stava avanzando, anche se a ritmi più contenuti, alla ripresa delle attività dopo il periodo più acuto della pandemia. L’andamento delle bollette di luce e gas ha provocato l’aumento dei prezzi di diversi prodotti.

L’inflazione è salita a tal punto che la Banca centrale europea è dovuta intervenire aumentando i tassi di interesse. La mossa è una tipica manovra finanziaria per regolare i prezzi. Nel medio termine ci sarà già una frenata dei prezzi. Intanto a creare difficoltà ulteriore è anche il caro carburanti.

Carburanti, approvato il decreto che proroga lo sconto

Benzina e gasolio
Benzina e gasolio (Foto Adobe)

Negli scorsi mesi il Governo era intervenuto su accise e iva abbassando il prezzo al distributore di 30 centesimi al litro. Tuttavia, dopo circa un mese e mezzo il prezzo è risalito nonostante il taglio. Ad oggi, infatti, il prezzo dei carburanti è lo steso del periodo in cui non c’era stato ancora l’intervento su accise e iva.

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Era atteso in tal senso un intervento del Governo per abbassare ancora il prezzo. Infatti, il 24 giugno il ministro dell’Economia Franco e della Transizione ecologica Cingolani hanno firmato il decreto interministeriale che proroga il taglio precedente al 2 agosto 2022. Tuttavia, questo provvedimento ha il sapore della beffa per i cittadini.

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In tal modo, infatti, si conserva il taglio preesistente ma il prezzo al distributore resta tale. Nello stesso giorno dell’approvazione del decreto interministeriale il prezzo dei carburanti medio in Italia è il seguente:

Carburanti (€/1.000 litri)
Benzina 2.063,48
Gasolio auto 2.006,04
GPL 829,72

 

I cittadini si aspettavano un intervento simile a quello precedentemente attuato che si è servito del maggiore incasso dell’Iva dovuto al rincaro per coprire un ulteriore taglio. L’unica possibilità per ottenere un ribasso dei prezzi dei carburanti, a questo punto, è l’attesa del calo dei prezzi greggio.

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