Lavoratori delle compagnie sul piede di guerra e in sciopero nella giornata del 25 giugno. Difficoltà a trovare personale secondo le società
L’economia in Europa e in Italia non vive un momento facile. La ripresa dei consumi dopo la fase più acuta della pandemia è stata, tuttavia, positiva per alcuni settori. Tra questi va annoverato senza ombra di dubbio il turismo. Gli operatori di diversi comparti dell’ampio settore turistico lamentano un po’ in tutta Europa la difficoltà a reperire personale tale da soddisfare la mole di lavoro.
La pandemia ha lasciato, infatti, degli strascichi psicologici che stanno avendo dei risvolti sociali. Un recente sondaggio del Corriere della Sera in diversi paesi dell’Occidente ha evidenziato che il 40% dei lavoratori lascerebbe la propria occupazione nonostante un contratto a tempo indeterminato.
Voli, caos scioperi
Il tutto mentre in settori dove i ritmi e i periodi di lavoro richiedono sacrifici come nel turismo non si riesce a trovare un numero adeguato di personale. La carenza sta, tuttavia, mettendo alle strette i lavoratori in alcuni comparti. Tra questi c’è il settore delle compagnie aeree, soprattutto quelle low cost.
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Infatti, nella giornata del 25 giugno è confermato lo sciopero di 24 ore per diverse compagnie low cost. Filt, Cgil e Uiltrasporti sono le sigle sindacali che hanno indetto lo sciopero in tutta Italia con strascichi anche in Europa. Le compagnie interessate riguardano gli equipaggi di Ryanair, EasyJet e Volotea.
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A queste si aggiungono gli assistenti di volo di Malta Air e della società CrewLink che si occupa dell’assunzione e formazione di assistenti di volo a favore di diverse compagnie aeree europee. Alla base della protesta, secondo i sindacati, ci sono le condizioni in cui gli equipaggi sono costretti a lavorare.
In particolare, si legge nella nota sindacale che i lavoratori lamentano: “Il perdurare di un accordo sul taglio degli stipendi non più attuale, le arbitrarie decurtazioni della busta paga, il mancato pagamento delle giornate di malattia, il rifiuto di concedere giornate di congedo obbligatorio durante la stagione estiva e la mancanza di acqua e pasti per l’equipaggio”.