Mentre gli ultimi comuni d’Italia cercano di navigare nella riorganizzazione dei canali abbiamo finalmente e direttamente dal Ministero la data in cui tutti i cambiamenti dal digitale terrestre dovranno finire e con essi, si spera, i disservizi
Stiamo attraversando quelle che anche stando alla Road Map del Mise sono le ultime tappe del cosiddetto processo di riorganizzazione delle frequenze. Seguendo un calendario e uno scadenzario europeo, è stata inoltre già definita l’effettiva data in cui tutte le operazioni dovranno necessariamente concludersi.
All’inizio di questo lungo percorso iniziato a novembre dell’anno scorso e fino a qualche tempo fa, la data che era stata prefissata era quella del prossimo 30 giugno. Ma, nella sezione notizie del sito dedicato alla nuova TV digitale dal Ministero dello Sviluppo Economico, apprendiamo che in realtà questa data è stata ricalcolata e forse è un bene.
Digitale terrestre, finirà tutto molto presto (per ora)
Quella del digitale terrestre sarà sicuramente una avventura che ricorderemo a lungo. Iniziata a novembre del 2021, si tratta di una vera e propria rivoluzione negli standard di trasmissione a livello europeo che ha lo scopo principale di liberare la banda di trasmissione oltre i 700 MHz per poter così per mettere alla tecnologia 5G di diffondersi e di progredire.
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La riorganizzazione delle frequenze, il cosiddetto refarming, ha costretto quindi le emittenti televisive a cambiare la tecnologia di trasmissione dandoci in cambio moltissimi canali in alta definizione. Non sono mancati e tuttora perdurano purtroppo in alcune zone del Paese disservizi sottoforma di canali scomparsi, che non si vedono bene oppure non si sentono. La speranza di tutti è che con la fine dei cambiamenti programmati ci sia modo di trovare una soluzione per tutte le emittenti che ancora non riescono a trasmettere come vorrebbero.
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Il processo si sarebbe dovuto concludere il 30 giugno ma nella notizia relativa alle operazioni che si sono avviate nella regione Campania, l’ultima che mancava, si fa invece presente che il processo di riorganizzazione delle frequenze delle emittenti nazionali e locali si concluderà con qualche giorno di anticipo: il 28 giugno. Il prossimo passaggio fondamentale sarà poi il primo gennaio 2023, quando in tutta Europa si spegnerà il DVB–T e si accenderà il DVB–T2.