Gli italiani che vivono in una casa in affitto si chiedono a chi spettano i lavori di manutenzione dell’immobile
Sono milioni gli italiani che vivono in una casa in affitto per questioni di studio, lavoro o per comodità. Uno degli interrogativi senza risposta, o comunque verso i quali si fa più confusione a dare una risposta, riguarda i lavori di manutenzione in una casa in affitto. A chi spettano questi? All’inquilino o al proprietario di casa?
Per sciogliere questo interrogativo è bene prima fare una precisazione per quanto riguarda la manutenzione della casa. Con il termine “manutenzione” si intende tutto l’insieme di interventi edilizi che riguardano opere di riparazione e rinnovamento necessari per mantenere in efficienza gli impianti dell’immobile. A sua volta la manutenzione di divide in ordinaria e straordinaria.
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In caso di affitto a medio e lungo termine le spese di manutenzione ordinaria sono a carico dell’inquilino mentre quelle straordinarie sono a carico del proprietario. Le cose, invece, cambiano se la casa è affittata con una modalità di affitto breve con finalità turistiche. In questo caso il proprietario è tenuto a farsi carico sia della manutenzione ordinaria, sia di quella straordinaria, proprio per la natura del servizio offerto.
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Nelle case in affitto turistico la manutenzione dell’immobile è molto importante sia per garantire una buona qualità del servizio, così di creare disagio agli ospiti, sia per una questione di prevenzione e mantenimento. Un appartamento ben curato garantisce infatti un soggiorno piacevole mantenendo alto il rating di soddisfazione da parte degli ospiti.
Secondo il centro studi Italianway, mediamente un proprietario spende all’anno circa 270 euro tra manutenzione ordinaria e straordinaria. Mantenendo la casa con una buona manutenzione il proprietario di casa avrà un controllo costante delle condizioni dello stato dell’appartamento, abbassando i costi di gestione più importanti grazie ad una manutenzione costante.