L’obbligo dell’assegno di mantenimento per i figli è stabilito dalla legge nel caso di separazione o divorzio. In caso di omissione si entra nel penale
L’assegno di mantenimento spetta a coniuge e figli in seguito a separazione o divorzio. Generalmente è il coniuge più debole, ovvero con sostanze minori, a beneficiarne. La Corte di Cassazione ha recentemente riconsiderato la questione tra i coniugi, non riconoscendo l’assegno in alcuni casi. Per i figli a carico invece l’obbligo vige in ogni caso. Il mantenimento dei figli deve essere assicurato da entrambi i genitori. L’importo che il genitore che vive separato dai figli deve assicurare è determinato da fattori quali:
- capacità economiche dei genitori;
- tenore di vita di cui il figlio ha beneficiato quando i genitori erano ancora sposati;
- esigenze dei figli per istruzione ed educazione, comprese le spese collegate ad attività sportive o sanitarie;
- tempi di permanenza presso ciascun genitore.
Chi non rispetta tale onere incorrerà in sanzioni salate ed anche conseguenze penali. Spetta al giudice stabilire la cifra dell’assegno di mantenimento ed anche le sanzioni in caso di non ottemperanza.
Mantenimento figli, sanzioni ed arresto per chi non mantiene l’obbligo
Può capitare che il genitore obbligato a versare il mantenimento per i figli stabilito dal giudice non assolva il suo obbligo. In tal caso, il giudice stesso decide la sanzione. Le nuove leggi prevedono che la multa e le conseguenze penali per il genitore che non paga prescindoo dallo stato di bisogno. In precedenza, in conseguenza all’accertamento di indigenza di un genitore, la legge era più clemente verso il genitore che non pagava. Ora non è più così.
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Il nuovo articolo 570 bis del codice penale stabilisce che chi non assolve l’obbligo di mantenimento per i figli rischia una sanzione da 103 a 1.032 euro, o l’arresto fino ad un anno. Esistono delle regole che consentono la parziale sospensione dell’obbligo. Tuttavia, a parte queste eccezioni, la sanzione e l’eventuale arresto, possono scattare anche se non si ottempera alle spese straordinarie per i figli, ed ovviamente anche alle spese ordinarie.
