Dal sito di Legambiente una ottima notizia per tutti gli escursionisti: ad Arquata del Tronto è stato infatti inaugurato un rifugio accessibile ai disabili
Il progetto del Rifugio Mezzi Litri è il frutto di una campagna di crowdfunding, promossa da Legambiente e da Enel, Alleva la Speranza +. Si tratta della dimostrazione di come anche la montagna debba diventare più inclusiva e di come anche noi, come cittadini e come fruitori della montagna, dobbiamo uscire dalla logica che esistano cose che i disabili non possono fare e pensare invece in termini di cose che i disabili non possono fare ancora, perché semplicemente ancora non ci sono le strutture adeguate alle loro esigenze.
Ed è forse ancora più forte questo messaggio arrivando proprio da Arquata del Tronto, quella Arquata del Tronto squassata dal terremoto che nel 2016 devastò anche Accumoli e Amatrice, provincia di Ascoli Piceno. Di quel 24 agosto ricordiamo tutti ancora le parole di Pirozzi, sindaco di Amatrice che ai colleghi di Sky TG24, in preda ad una agitazione comprensibile disse: “Il paese non c’è più, servono unità speciali, dobbiamo tirare fuori la gente da sotto le macerie, ci sono dei morti“.
Adesso nel Centro Italia ancora ferito dal terremoto, Legambiente ed Enel con il progetto di raccolta fondi Alleva La Speranza + hanno aiutato il Rifugio Mezzi Litri, 1360 metri di altezza, a “realizzare il suo sogno che ha al centro un turismo slow, sostenibile e accogliente“.
I due proprietari del Rifugio, Stefano Cappelli e la sua compagna Elena Pascalini, hanno potuto ora quindi inaugurare “una rampa per disabili e strutture di accoglienza mobili e accessibili, affinché il rifugio sia raggiungibile e godibile da tutti. In particolare, è stata acquistata una yurta destinata a rendere ancora più fruibile dalle persone disabili il rifugio “Mezzi litri”“.
Nel comunicato stampa vengono anche riportate le parole soddisfatte proprio di Elena Pascalini in cui ritornano l’inclusività e la condivisione: condivisione della bellezza della montagna. Per Pascalini si tratta però non di un punto di arrivo ma di un punto di partenza, una occasione per mandare un messaggio. Un messaggio che è però doppio.
Perché se da una parte c’è questa volontà di accogliere anche i disabili fisici per far loro godere delle bellezze della montagna c’è anche il messaggio sottolineato dalle parole di Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, che spiega come la campagna Alleva La Speranza e Alleva La Speranza+ siano nate per raccontare la rinascita e la resilienza di questo territorio colpiti dal terremoto e “che sa guardare avanti nonostante le difficoltà, puntando sulla sostenibilità, sul turismo slow, sull’agricoltura biologica“.
Perché è più facile, almeno sul momento, quando ci si trova in una situazione disperata cercare di trovare una soluzione andando a scegliere tra quelle che sono state collaudate ma che poi a lungo andare magari rischiano di portare solo danni.
In questo la pietra miliare che è stata posta con la rampa del nuovo Rifugio Mezzi Litri e della sua yurta è invece di segno completamente opposto: occorre, anche nei periodi di avversità, guardare due passi avanti al futuro per poterlo costruire con basi solide. In totale i progetti che sono stati sostenuti con le campagne Alleva La Speranza sono 20 e continueranno ad aumentare a mano a mano che le aziende che attendono di ricevere gli ultimi permessi inizieranno i lavori veri e propri.