La Dichiarazione di Successione deve essere fatta quando un nostro caro viene a mancare e noi siamo gli eredi: tutte le spiegazioni
Quando un nostro caro viene a mancare, oltre a trovarci nello sconforto più totale, dobbiamo fare i conti anche con tutta una serie di spese ed adempimenti burocratici. Oltre che l’organizzazione del funerale e la comunicazione della morte del nostro caro, c’è anche la questione della dichiarazione di successione.
Attraverso la dichiarazione di successione ha luogo il trasferimento dei rapporti giuridici, attivi e passivi, dalla persona defunta agli eredi. Questo tipo di dichiarazione può essere di due modi, ovvero legittima e testamentaria. Si tratta di una procedura complessa e richiede l’espletamento di varie formalità. Vediamole insieme.
La dichiarazione di successione, come spiega la stessa Agenzia delle Entrate, deve essere presentata dagli eredi, dai chiamati all’eredità, dai legatari, entro 12 mesi dalla data di apertura della successione, che coincide, generalmente, con la data del decesso del contribuente. Tutti i parenti del defunto fino al sesto grado di parentela rientrano nel diritto alla successione.
I contribuenti possono presentare la dichiarazione di successione attraverso i servizi telematici; tramite un intermediario abilitato o presso l’ufficio territorialmente competente dell’Agenzia delle Entrate. Questo tipo di dichiarazione deve essere presentata dagli eredi, i chiamati all’eredità e i legatari o i loro rappresentanti legali.
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Nel caso del legatari questi non devono aver espressamente rinunciato all’eredità o, non essendo nel possesso dei beni ereditari, chiedono la nomina di un curatore dell’eredità, prima del termine previsto per la presentazione della dichiarazione di successione. Devono presentare la dichiarazione anche i rappresentanti legali degli eredi o dei legatari; gli immessi nel possesso dei beni, in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta.
Ancora, sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione gli amministratori dell’eredità; i curatori delle eredità giacenti; gli esecutori testamentari e i trustee. Se più persone sono obbligate alla presentazione della dichiarazione è sufficiente presentarne una sola. Vediamo, infine, chi sono i contribuenti esonerati.
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Non c’è obbligo di dichiarazione se ricorrono contemporaneamente le seguenti condizioni: l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto; ha un valore non superiore a 100.000 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari. Queste condizioni possono venire a mancare per effetto di sopravvenienze ereditarie.