Lavori in casa, il proprietario deve pagare queste spese all’inquilino

Spesso gli inquilini di appartamenti affittati si chiedono quali spese per i lavori devono sostenere e quali possono richiedere al proprietario

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Lavori casa inquilino (Foto Adobe)

Sono questioni che possono anche comportare cause giudiziarie interminabili e di difficile risoluzione. Il rapporto tra inquilino e proprietario, o meglio dire tra locatario e locatore, è stabilito dal codice civile, con delle sentenze che ne completano l’articolazione. Un inquilino che vive da tempo in un appartamento potrebbe incorrere in lavori per la casa, sia che siano di propria scelta, sia che siano obbligate dal degrado dell’appartamento.

La posizione di inquilino implica obblighi e diritti. Come anche quella del proprietario. Non è raro che tra questi due interessi ci siano dei disaccordi. Specialmente quando si tratta di ristrutturazioni dell’appartamento. L’inquilino ci vive, ma solo temporaneamente, l’appartamento appartiene al proprietario, ed eventuali migliorie che possano rivalutare l’immobile sono un vantaggio per il locatore stesso.

Lavori in casa, le spese che l’inquilino è obbligato a pagare

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Lavori casa inquilino (Foto Adobe)

La suddivisione degli oneri sui lavori di casa sembra semplice sulla carta, ma con l’applicazione è tutto molto diverso. La norma del codice civile stabilisce che le spese di manutenzione dell’appartamento competono all’inquilino, quelle “pesanti” al proprietario. Per pesanti si intende ad esempio la sostituzione della caldaia, eventuali ristrutturazioni di muratura, lavori condominiali per ascensore o pulizia delle facciate.

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Di conseguenza, se ad esempio il condominio decide di usufruire di bonus o Superbonus, le spese di anticipo devono essere sostenute dal proprietario, con il rimborso fiscale sempre a suo nome. All’inquilino spettano le spese ordinarie, come ad esempio piccole riparazioni della caldaia, pulizia dei filtri. Oppure per l’ascensore condominiale i collaudi sono a carico dell’inquilino, mentre i grandi lavori del proprietario. In generale si può seguire la regola della distinzione tra manutenzione ordinaria e straordinaria, come ad esempio la sostituzione delle tubature.

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Nonostante ciò la distinzione non è semplice. Un buon consiglio può essere definire le competenze sulle spese e la ripartizione in sede contrattuale. In questo modo si evitano cause civili che sono lunghe ed onerose.

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