Possibili novità sull’uso delle mascherine introdotte a partire dal primo luglio. I dettagli da tenere presenti nei prossimi giorni
L’aumento della circolazione delle varianti del virus Covid nelle ultime settimane sta preoccupando i responsabli del Ministero della salute. Infatti il giorno 24 giugno si sono registrati 55.829 nuovi casi su 238.069 tamponi, con incremento del tasso di positività dal 22,6% al 23, 45%.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) questa fase è caratterizzata dalla circolazione di varianti Covid molto trasmittibili e altamente infettive. Inoltre l’Istituto segnala “un forte aumento della quota di persone che hanno avuto un’infezione non notificata ai sistemi di sorveglianza per motivi legati a fenomeni di sottodiagnosi o autodiagnosi”. Fonte probabile questo comportamento di un aumento dei contagi.
Quali le possibili novità per le mascherine la prossima settimana?
In vista della scadenza, il 30 giugno, dei protoccoli per l’uso delle mascherine, i tecnici dei ministeri del Lavoro e della Salute stanno mettendo a punto delle modifiche, anche in considerazione dell’aumento dei casi registrati. Si parla dell’aumento del limite di distanziamento da un metro a due tra le persone. Ma soprattutto dell’obbligo all’utilizzo delle mascherine Ffp2 nei luoghi di lavoro dove è previsto uno stretto contatto con il pubblico a partire dal primo luglio.
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Si pensa di reintrodurre l’uso obbligatorio della mascherina Ffp2 al chiuso quando si è in contatto con clienti e colleghi di lavoro. Ad usare i dispositivi personali saranno baristi, camerieri, sportellisti degli studi privati e delle banche e dipendenti non schermati da protezioni di vetro o plexiglass, personale impiegato nei attività commerciali. La stessa cosa dotrà accadere anche in ufficio e in fabbrica nei luoghi dove non sarà possibile tenere la distanza minima di due metri tra colleghi.
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Si prevede inoltre l’obbligo di sanificare le postazioni di lavoro e il materiale usato a fine turno (computer, scrivanie, materiale da cancelleria, tavoli, sedie, eccetera). Anche la possiblità di lavorare in smart working per i soggetti fragili sarà incrementata. Al momento negli uffici pubblici non è previsto alcun cambiemento dei protocolli di sicurezza, ma sarà necessario osservare con attenzione l’andamento della curva epidemiologica.