L’agenzia fiscale ha a disposizione un nuovo software per controllare in maniera più approfondita contribuenti poco trasparenti
Uno degli obiettivi dell’attuale Governo è quelli di incrementare la lotta all’evasione fiscale che deve andare di pari passo con la riduzione graduale dei tributi. Infatti, già a partire dal 2022 è in corso un taglio delle detrazioni Irpef dalle buste paga e dalle pensioni che permette un lieve aumento mensile.
L’aumento è stato, tuttavia, assorbito pienamente dall’aumento dei prezzi e dall’inflazione innescata dal conflitto in Ucraina. Intanto l’azione statale orientata a contrastare il fenomeno dell’evasione prosegue. L’Agenzia delle Entrate, infatti, ha a disposizione un nuovo software di controllo sui contribuenti.
Agenzia delle Entrate, gli obiettivi dei controlli
Il nuovo sistema di controllo si chiama Vera, acronimo di “verifica rapporti finanziari”. In particolare, i controlli saranno concentrati maggiormente sui fenomeni elusivi e sui contribuenti potenzialmente meno trasparenti. Nello specifico, l’occhio del Fisco si concentrerà sugli anni di imposta 2019 e 2020 e su frodi; l’abuso del diritto; le false compensazioni; l’indebita fruizione di regimi agevolativi e di misure di sostegno, ossia i bonus legati alla pandemia.
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Inoltre, ci sarà un maggiore coordinamento tra gli enti preposti al controllo fiscale e agli abusi. In particolare, sarà rafforzato il coordinamento con la Guardia di Finanza, tramite l’attivazione di tavoli congiunti tra le strutture centrali e territoriali dell’Agenzia e i Reparti operanti e il Comando Generale delle Fiamme Gialle.
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Si ricorda che altri provvedimenti sono stati decisi per combattere l’evasione. Infatti, è previsto l’abbassamento della soglia dei movimenti di danaro con l’estero oltre la quale saranno obbligatorie le segnalazioni all’Agenzia delle entrate. Il decreto, infatti, fissa a 5.000 euro il limite oltre il quale nasce l’obbligo di segnalare al Fisco i movimenti in denaro, anche virtuali, da e per l’estero per operazioni eseguite per conto o a favore di persone fisiche, enti non commerciali e di società semplici e associazioni equiparate. Inoltre, è in vigore dal 1 luglio la sanzione per esercenti e professionisti che rifiutano l’incasso con le carte di pagamento o altri strumenti digitali.