Agenzia delle Entrate, nuovi controlli in arrivo: cosa cambia

L’agenzia fiscale ha a disposizione un nuovo software per controllare in maniera più approfondita contribuenti poco trasparenti

Controlli fiscali (Foto Pixabay)

Uno degli obiettivi dell’attuale Governo è quelli di incrementare la lotta all’evasione fiscale che deve andare di pari passo con la riduzione graduale dei tributi. Infatti, già a partire dal 2022 è in corso un taglio delle detrazioni Irpef dalle buste paga e dalle pensioni che permette un lieve aumento mensile.

L’aumento è stato, tuttavia, assorbito pienamente dall’aumento dei prezzi e dall’inflazione innescata dal conflitto in Ucraina. Intanto l’azione statale orientata a contrastare il fenomeno dell’evasione prosegue. L’Agenzia delle Entrate, infatti, ha a disposizione un nuovo software di controllo sui contribuenti.

Agenzia delle Entrate, gli obiettivi dei controlli

Controlli fiscali (Foto Pixabay)

Il nuovo sistema di controllo si chiama Vera, acronimo di “verifica rapporti finanziari”. In particolare, i controlli saranno concentrati maggiormente sui fenomeni elusivi e sui contribuenti potenzialmente meno trasparenti. Nello specifico, l’occhio del Fisco si concentrerà sugli anni di imposta 2019 e 2020 e su frodi; l’abuso del diritto; le false compensazioni; l’indebita fruizione di regimi agevolativi e di misure di sostegno, ossia i bonus legati alla pandemia.

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Inoltre, ci sarà un maggiore coordinamento tra gli enti preposti al controllo fiscale e agli abusi. In particolare, sarà rafforzato il coordinamento con la Guardia di Finanza, tramite l’attivazione di tavoli congiunti tra le strutture centrali e territoriali dell’Agenzia e i Reparti operanti e il Comando Generale delle Fiamme Gialle.

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Si ricorda che altri provvedimenti sono stati decisi per combattere l’evasione. Infatti, è previsto l’abbassamento della soglia dei movimenti di danaro con l’estero oltre la quale saranno obbligatorie le segnalazioni all’Agenzia delle entrate. Il decreto, infatti, fissa a 5.000 euro il limite oltre il quale nasce l’obbligo di segnalare al Fisco i movimenti in denaro, anche virtuali, da e per l’estero per operazioni eseguite per conto o a favore di persone fisiche, enti non commerciali e di società semplici e associazioni equiparate. Inoltre, è in vigore dal 1 luglio la sanzione per esercenti e professionisti che rifiutano l’incasso con le carte di pagamento o altri strumenti digitali.

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