Quali sono le novità in vista dal 1° luglio per il cosiddetto esterometro? Nuove regole per la fatturazione elettronica e le operazioni con l’estero
Come è noto l’esterometro era il mezzo con cui le aziende che operavano scambi commerciali con l’estero inviavano telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alla cessione dei beni e alle prestazioni di servizi, con frequenza trimestrale. Ma stanno per arrivare grosse novità per gli operatori che lavorano con l’estero.
Inizialmente il legislatore aveva disposto l’abolizione del suddetto adempimento a partire dal primo gennaio 2022. Successivamente il Decreto Legge 146/2021 (Legge di bilancio 2022) ha differito il provvedimento al 1° luglio 2022. A essere coinvolti, saranno tutti i soggetti che spediscono o ricevono fatture con Paesi stranieri. In quali fino a questo momento hanno usato lo strumento “esterometro”.
Quali sono le novità che partiranno dal 1° luglio per l’esterometro e le fatture?
Dal 1° luglio l’invio delle fatture estere (extracomunitarie e intracomunitarie) sarà obbligatorio attraverso il Sistema di Interscambio (SdI) con l’uso dei nuovi modelli documenti previsti dalle indicazioni tecniche dell’Agenzia delle Entrate, in modalità di fattura elettronica. In particolare in dati degli scambi commerciali dovranno essere in formato standard XML.
Anche i tempi di invio della documentazione dei movimenti commerciali all’Agenzia delle Entrate saranno diversi. Infatti si passerà dalla comunicazione complessiva dei dati del trimestre di riferimento entro il mese successivo, a una trasmissione informatica per ogni singola operazione.
Leggi anche: Caf, è legale una richiesta di pagamento per un servizio?
Quindi dal 1° luglio i dati per l’Agenzia delle Entrate saranno spedibili esclusivamente attraverso il Sistema di Interscambio (SdI) e con fattura in formato elettronico XML, così come per le operazioni con l’estero. Nel dettaglio, per le fatture attive (di vendita) relative alle operazioni effettuate con soggetti non in Italia, si dovrà utilizzare un documento elettronico di fatturazione.
Leggi anche: Agenzia delle Entrate, arriva una nuova proroga per le imprese
Mentre per le fatture passive (di acquisti) invece è obbligatoria l’autofattura elettronica. Da trasmettere alla ricezione del documento cartaceo dal fornitore estero all’Agenzia delle Entrate. L’obbligo comunicativo sarà facoltativo per tutte le operazioni per le quali sia stata già emessa una bolletta doganale, oppure prodotta o ricevuta una fattura elettronica mediante il Sistema di Interscambio.