Per evitare la potenziale chiusura degli sportelli, l’utente dovrà compensare la scarsa convenienza delle banche a tenerli. Vediamo come
Mai come in questi ultimi anni, il servizio bancomat è salito agli onori delle cronache; iniziando innanzitutto dalla carta magnetica che viene rilasciata negli istituti di credito già dall’apertura del conto corrente. Con i profondi miglioramenti del pagamento tracciato, supportati dalle misure della normativa che impone l’obbligo dell’apparecchio POS a negozi e uffici, su essa vi è una capacità di utilizzo mai osservata prima.
Tuttora, però, si passa allo sportello del bancomat per il quotidiano prelievo di denaro o molto più semplicemente per conoscere il saldo o la movimentazione del conto prima di immetterci nel circuito degli acquisti personali. Tramite la carta è come se disponessimo di un secondo portafoglio; ma è anche vero che dobbiamo fare molta attenzione e sapere il margine di azione di spesa che la giacenza ci consente.
Le opportunità di prelevare contante non è mai stato oggetto di discussione, data la capillarità degli sportelli automatici ATM; negli anni, infatti, la diffusione si è naturalmente ottenuta con l’ampia apertura delle filiali di banca. A sua volta, almeno per un pugno di operazioni, l’utente ha guadagnato una certa autonomia, evitando così di spendere prezioso tempo tra la fila di utenti per i servizi allo sportello.
La comodità è ancor più palese dal momento in cui si può prelevare contanti anche da sportelli non necessariamente della propria banca, ma da quelli appartenenti ad altri istituti di credito. Il ritiro del denaro, in questo caso, comporta soltanto il pagamento di una congrua commissione; quest’ultima non è altro che la commissione che la banca “gira” per il servizio offerto al gestore del servizio.
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La cosiddetta commissione interbancaria risulta sempre meno conveniente agli istituti di credito. Pertanto, dal punto di vista dell’utente, la concentrazione di “disservizi”, ovvero dei numerosi guasti che stanno rendendo inattivi moltissimi sportelli automatici, parrebbe chiaramente strumentale. L’attuale commissione che finisce direttamente nelle casse di Bancomat è pari a 0,49 euro a prelievo.
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I nuovi accordi con le banche potrebbe far gravare al cliente un costo singolo di 3 euro già dalla prossima estate, mentre la società Bancomat ha la possibilità di stabilire autonomamente fino ad 1,50 euro la propria commissione. Oggettivamente, gli ATM stanno diminuendo a fronte di una graduale riduzione delle filiali. In attesa che l’Antitrust si pronunci entro il 31 ottobre sui rincari dei prelievi, Bancomat vorrebbe estendere il ritiro dei contanti anche ai POS presso esercizi commerciali come benzinai, tabaccai e supermercati.