Il reddito di cittadinanza viene erogato per 12 mensilità annuali. Tuttavia a luglio potrebbero sommarsi delle entrate aggiuntive
Il reddito di cittadinanza supporta le famiglie in stato di difficoltà economica. I numeri dei richiedenti sono in crescita, e questo dimostra come la povertà assoluta in Italia, dato recentemente confermato dall’Istat, sia in aumento. Viene erogato per 18 mesi consecutivi dopo l’accettazione della domanda. Dopodiché è necessaria la richiesta del rinnovo, con un mese di sospensione in cui il reddito di cittadinanza non viene accreditato. Se la richiesta di rinnovo è accolta, il sussidio sarà nuovamente corrisposto sulla carta Rdc per altri 18 mesi, a meno che il cittadino non trovi un’occupazione.
Le mensilità annuali per il reddito di cittadinanza sono 12. La cosiddetta tredicesima è una mensilità aggiuntiva per il reddito da lavoro. Ed esclusivamente per quello. È stata introdotta negli anni Trenta del Novecento, ed ampliata negli anni Sessanta. Tutti i lavoratori dipendenti hanno diritto ad una mensilità aggiuntiva di stipendio nel mese di dicembre.
Reddito di cittadinanza, il pagamento extra dall’Inps
Nel mese di luglio per alcuni percettori del reddito di cittadinanza ci potrebbero essere entrate aggiuntive. Il primo, in cima alla lista delle pubblicazioni giornalistiche, è il cosiddetto bonus 200 euro, il bonus antinflazione deciso dal decreto Aiuti. Per i dipendenti pubblici, i pensionati ed i percettori del reddito di cittadinanza molto probabilmente verrà erogato nel mese di luglio stesso. Tutti gli altri dovranno attendere fino ad ottobre. Dipende tutto dal sostituto d’imposta.
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Per i dipendenti del settore privato è il datore di lavoro. I lavoratori del pubblico impiego hanno il Ministero delle finanze. I percettori del reddito di cittadinanza è l’Inps. L’ente di previdenza sociale, e tutti gli altri pubblici, provvederanno a pagare il bonus nel mese di luglio, così come anche ai pensionati.
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Un’altra entrata che potrebbe rendere più ricco il mese di luglio, sono gli arretrati per l’assegno unico dal mese di marzo. Chi ha aggiustato la richiesta per l’assegno unico alla data del 30 giugno riceverà gli arretrati Inps. Compresi i percettori del reddito di cittadinanza. L’ente avverte che la finestra per il rimborso degli arretrati si apre ogni 15 giorni.