Arriva dall’Ocse un nuovo report che riguarda il nostro Paese e in particolare il ruolo della pubblica amministrazione tra i pilastri dello sviluppo sostenibile
Il rapporto redatto dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico è particolarmente illuminante soprattutto se lo confrontiamo, come fa anche Asvis, con la Voluntary National Review che l’Italia ha presentato all’ONU all’inizio di giugno e in cui è contenuta la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile di cui parlavamo qualche giorno fa.
Il titolo del report è “Italy Governance Scan for Policy Coherence for Sustainable Development” e si concentra quindi sulla coerenza nelle politiche a livello di governance tenendo come punto di riferimento lo sviluppo sostenibile che poi è quello che dobbiamo tutti raggiungere. Fa piacere leggere come l’Ocse, nelle battute iniziali dello Executive Summary, riconosca che il nostro Paese stia andando nella direzione giusta anche se le sfide per “consolidare i progressi” sono ancora importanti se vogliamo realizzare i principi che ci siamo dati nella famosa Agenda 2030.
Ma, ed è su questo che poi si concentra il report, “implementare con successo l’Agenda 2030 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile presentati dall’ONU richiedono una cornice strategica efficace e istituzioni solide a tutti i livelli di governo, sostenuta da solide capacità di servizio civile e di coinvolgimento della società civile”.
Tra i problemi riscontrati nella nostra Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile ci sono la mancanza di una quantificazione dei target indicati tra gli obiettivi strategici nazionali, una necessità di aggiornare la normativa esistente e utilizzare matrici di coerenza per inserire gli obiettivi strategici nazionali nel ciclo della politica.
Ed è interessante notare come sempre nello executive summary si faccia riferimento alla pubblica amministrazione nazionale. In particolare in relazione al report, sempre pubblicato dall’Ocse, dal titolo “Going for Growth 2021” nel quale si ricordava come la realizzazione degli obiettivi strategici “in maniera equilibrata e integrata“ e per “una ripresa sostenibile dal covid-19, la principale priorità dell’Italia è quella di migliorare l’efficacia della pubblica amministrazione, in particolare nella governance degli investimenti pubblici e con una miglior coordinazione”.
Abbiamo, questa è la lezione che dobbiamo trarre anche dal paper dell’Ocse, molti strumenti utili e siamo anche sulla strada giusta ma non dobbiamo perderci, come siamo famosi nel mondo a fare, nei meandri della cronica mancanza di comunicazione tra uffici che si trovano magari ai lati opposti di uno stesso corridoio o divisi da appena una rampa di scale.