Il decreto appena approvato proroga la dichiarazione dell’imposta di soggiorno riferita agli anni 2020 e 2021. Ecco il termine per versare
Il Decreto Semplificazioni appena approvato dal Governo avrà lo scopo di snellire, o al più di accorpare i lati ridondanti presenti nelle prassi di accesso alle misure economiche di sostegno e nel pagamento relativo a tasse e imposte. Tale intento nasce dall’esperienza burocratica generata dalla riapertura post-Covid, nell’ambito della quale si sono manifestati i provvedimenti che oggi vengono parzialmente rivisti.
Come si è già avuto modo di parlare, il Decreto ha rivisto alcuni aspetti concernenti le soglie dei termini per accedere ai sostegni quali l’Assegno Unico e altri bonus, o come irrigidendo gli obiettivi del Reddito di Cittadinanza. Tanti altri ambiti sono stati sottoposti a revisione; questi cambiamenti sono stati dunque confermati e trasformati in testo di legge. Tra questi ultimi, sono incluse alcune novità sulla Dichiarazione dell’imposta di soggiorno.
Dichiarazione imposta di soggiorno, prorogati i termini della presentazione
Nel capitolo Fisco del Decreto Semplificazione, sono state definite alcune proroghe a beneficio di professionisti e contribuenti. La novità coinvolge anche la cosiddetta Dichiarazione dell’imposta di soggiorno. Sul proprio sito internet il MEF informa della nuova versione per inviare la dichiarazione, disponibile nella sezione “Fiscalità regionale e locale – Dichiarazione telematica imposta di soggiorno”.
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L’Agenzia delle Entrate, dal canto suo, ha reso disponibile l’apposito modulo di controllo, adeguato alla suddetta versione. L’invio era previsto per il 30 giugno; con l’approvazione del decreto, è stata la data di scadenza è stata prorogata al 30 settembre 2022. La dichiarazione dell’imposta di soggiorno da inoltrare telematicamente riguarderà gli anni di imposta 2020 e 2021.
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Contestualmente sono stati modificati il modello di dichiarazione e le istruzioni. La dichiarazione deve essere presentata esclusivamente per via telematica da parte del soggetto gestore della struttura ricettiva, altrimenti dal dichiarante diverso dal gestore. Per quanto attiene le locazioni brevi, relative a immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni condotte al di fuori dell’attività di impresa, la dichiarazione è a carico del soggetto che incassa il canone. In caso di parziale o fallace presentazione, il responsabile sarà tenuto al pagamento di una sanzione amministrativa pari al 100, e fino al 200 per cento dell’importo dovuto.