L’AGCOM definisce un piano d’intervento per contrastare il “Cash for SMS”

Anche l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha deciso di muoversi ufficialmente per contrastare il fenomeno della diffusione preoccupante delle cosiddette app Cash for SMS

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AGCOM (foto Unsplash)

Questi servizi sembrano totalmente innocui ma sono in realtà estremamente pericolosi sia per chi decide di parteciparvi sia per chi poi riceve i messaggi. Per questo motivo AGCOM ha deciso di prendere iniziativa e ha pubblicato il comunicato stampa ufficiale lo scorso primo luglio con cui ha delineato il proprio piano di intervento contro queste applicazioni.

Le applicazioni cosiddette del Cash for SMS permettono in pratica ai privati cittadini che abbiano nel proprio piano tariffario un numero illimitato di sms di poterli convertire in denaro rivendendoli ai gestori delle app.

Questi sms vengono poi utilizzati da società che possono farne in realtà ciò che vogliono, quindi anche utilizzarli per portare avanti truffe e raggiri. Il pericolo che ne viene per chi ha deciso di rivendersi i propri sms viene principalmente dal fatto che il numero di telefono che appare come mittente dei messaggi è proprio quello dell’utente che ha venduto gli sms e non della società che eventualmente li utilizza, senza che però si possa avere il controllo sul contenuto.

Come sottolineato anche dal comunicato stampa ufficiale di AGCOM, l’utilizzo quindi delle App Cash for SMS mette l’utente nelle condizioni violare la normativa vigente dato che cade proprio su di lui “la responsabilità del contenuto dei messaggi inviati“.

Le app Cash for SMS si sono moltiplicate negli ultimi anni, perché ormai tutti o quasi i piani tariffari dei vari operatori mobili comprendono un numero elevato di sms ma la maggior parte non viene utilizzata, a favore invece di messaggi inviati attraverso social e sistemi di messaggistica istantanea.

Il piano di intervento messo in piedi dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni prevede innanzitutto il blocco delle app che vengono individuate in base a quanto prescritto dall“articolo 98-decies, comma 2, del Codice delle comunicazioni elettroniche“.

E in più si chiede agli operatori telefonici di monitorare i risultati di queste misure di blocco e informare AGCOM nel caso ci siano ulteriori violazioni. Sempre agli operatori telefonici spetta inoltre il compito di informare i propri utenti dei pericoli e della “natura illecita di tali pratiche ed i rischi connessi all’adesione a tali iniziative (es. blocco della SIM da parte del gestore per utilizzo anomalo)“.

Questa vicenda, oltre a dimostrare come i soggetti pronti a compiere un illecito godano di una grandissima creatività, dimostra anche come molto spesso gli utenti continuino a non leggere i contratti che firmano. Ogni contratto di fornitura di una SIM con un certo piano tariffario contiene infatti una clausola con cui viene chiarito che l’utilizzo degli sms, dei minuti di conversazione e del traffico internet deve avvenire secondo alcune norme. Norme che la rivendita degli sms alle App Cash for SMS ovviamente infrange.

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