In arrivo aumenti dei pedaggi autostradali che si aggiungono all’incrementi del costo di benzina, diesel e gpl
Si è innescato ormai l’effetto a catena dell’inflazione. L’aumento dei costi energetici, specie quelli della luce e del gas, hanno avuto riflessi su diverse produzioni innescando l’inflazione. Il tutto rischia di frenare i consumi con i bilanci familiari sempre più di in difficoltà. A peggiorare la situazione è anche l’aumento dei carburanti.
Nonostante gli interventi del Governo le speculazioni in corso hanno assestato i prezzi medi al distributore di 2 euro al litro. Il taglio di accise e Iva ha prodotto risultati per poche settimane. Benzina, diesel e gpl hanno avuto degli alti e bassi per poi assestarsi alla soglia psicologica dei 2 euro al litro che alimenta l’incremento dei prezzi. In autostrada il costo sale oltre i 2 euro.
Autostrade, aumenti da fine giugno
Proprio per i viaggi in autostrada in arrivo nuovi aumenti. Infatti, è vicino l’aumento dei pedaggi autostradali dell’1,5% che dovrebbero scattare già alla fine del mese di giugno. Gli aumenti non sono, tuttavia, stati giustificati dall’incremento dei prezzi dei materiali per la manutenzione. L’ultimo aumento delle tariffe autostradali risale al 2018.
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Parla di aumenti risibili l’amministratore delegato Roberto Tomasi durante un evento in Toscana: “L’incremento sarebbe previsto dal piano economico finanziario di Autostrade a partire da fine giugno-luglio di quest’anno”. Tuttavia, si specifica che l’aumento era già previsto e non è legato all’incrementi dei prezzi dei materiali.
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In merito, l’amministratore aggiunge con soddisfazione: “Ne usciamo a testa non alta, altissima rispetto agli incrementi che hanno avuto in questo periodo tutte le altre commodities. E’ un incremento risibile, legato all’approvazione del piano economico finanziario”, conclude l’amministratore.
Tuttavia, l’aumento non è ancora ufficiale. Autostrade per l’Italia discute con il Ministero delle infrastrutture e trasporti. Difficile, tuttavia, un cambio di rotta. L’aumento non incide sul bilancio dei viaggiatori saltuari ma sui trasporti di merci va a rappresentare un ulteriore aumento annuale da aggiungere a quello dei carburanti.