Proseguono i disagi del settore aeroportuale in tutta Europa. La società irlandese ha annunciato un nuovo sciopero
Continuano i disagi del settore aeroportuale in tutta Europa. La crisi principale riguarda soprattutto le compagnie low cost tra le cui fila si stanno collezionando scioperi del personale che denunciano carenze delle condizioni di lavoro. A questo problema si aggiunge anche il personale di terra.
Le lunghe code negli aeroporti sono il segnale delle difficoltà. Alcune società del settore denunciano la scarsa facilità a trovare personale. Sul fronte opposto, i lavoratori denunciano carenze nelle condizioni di lavoro. Il personale del settore avrebbero bisogno di ricambi nei turni che non sono adeguati a quella che è la mole di lavoro.
Intanto la società irlandese Ryanair ha annunciato attraverso le sigle sindacali un nuovo sciopero per domenica 17 luglio. Una data che sicuramente vedrà molti turisti spostarsi. I disagi sono annunciati. Ecco le parole del il segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito rilasciate all’Ansa: “Ad oggi, in mancanza di iniziative concrete nella direzione del miglioramento delle condizioni di lavoro e dell’adeguamento dei salari, rimane confermato, domenica 17, lo sciopero di piloti e assistenti di volo Ryanair”.
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Il segretario ha ricordato che c’è stato un confronto con il Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili. Intanto le associazioni dei consumatori alzano le barricate. La preoccupazione di nuovi disagi è notevole in n periodo in cui gli spostamenti sono numerosi.
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Il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi ha definito inaccettabile bloccare il trasporto aereo durante il periodo estivo pur riconoscendo ai lavoratori il diritto di fare le proprie dimostranze. Poi ha attaccato: “Sospendere i voli quando milioni di cittadini si spostano in aereo per raggiungere le località di villeggiatura è un atto ostile verso gli utenti che rischiano di perdere ingiustamente giorni di vacanza e soldi”, ha affermato il presidente dell’associazione. Alza il tiro anche il Codacons con il presidente Rienzi: “Usare i cittadini come ostaggi impedendo loro di raggiungere le località di villeggiatura è un atto irresponsabile“.