L’inflazione avanza e colpisce anche il settore del turismo. Aumenti di tutti i servizi senza esclusione degli hotel
Gli aumenti dei prezzi dei beni si fa sentire sempre di più nei bilanci familiari degli italiani. I cittadini con i redditi più bassi sono in difficoltà. La Banca Centrale europea ha alzato i tassi di interesse per arrestare la corsa dei prezzi ma gli effetti matureranno nel medio o lungo termine.
Nel breve periodo sono attesi nuovi interventi del Governo entro al fine di luglio ulteriori rispetto ai provvedimenti già messi in campo. Tra interventi per le bollette, il taglio dei tributi sui carburanti e bonus una tantum in busta paga e sugli assegni di pensione , l’esecutivo ha cercato di assorbire in parte l’effetto dell’inflazione.
Hotel e pensioni, rincari del 20%
L’arrivo dell‘estate porta inevitabilmente il pensiero alle vacanze. Molti italiani pensano di sfruttare i giorni di ferie concessi per staccare la spina, magari per pochi giorni dove ci sono meno possibilità economiche. Tuttavia, l’inflazione non poteva non colpire anche il settore delle vacanze.
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L’Unione nazionale consumatori ha calcolato mediamente gli aumenti di una vacanza facendo riferimento ai dati Istat. Nello specifico, per quanto riguarda gli alberghi e le pensioni si è registrato un incremento medio del 21%. Aumenti inevitabili anche perché le stesse strutture turistiche devono far fronte agli aumenti di energia elettrica e gas oltre alle materie prime per la ristorazione e la colazione.
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Alberghi e strutture ricettive non sono tra i primissimi posti nella classifica dei rincari. Infatti, in testa ai rincari ci sono soprattutto i voli internazionali, cresciuti di circa il 100%. A seguire i voli interni con un aumento di oltre il 30%. In totale, una vacanza con volo in Italia, noleggio auto e pernottamento in hotel o pensione costerà mediamente il 124% in più rispetto allo scorso anno.
Questa percentuale è destinata nettamente a salire se si vola verso l’estero scegliendo mete diverse da quelle italiane. Questo aspetto dovrebbe favorire le vacanze interne e, quindi, il prodotto interno lordo italiano provocando un effetto positivo sull’economia italiana.