Da parte di Alleanza contro la povertà energetica è stata pubblicata una lettera aperta che ha come primo destinatario il Ministro per la transizione ecologica, Roberto Cingolani, perché si metta in atto una strategia che consenta a chi si trova nella impossibilità di garantire a se stessi e alla propria famiglia una qualità della vita e una salute adeguati a causa della impossibilità di far fronte alle spese delle bollette di trovare una soluzione per riappropriarsi di una vita dignitosa
La povertà energetica è quella forma di povertà specifica in cui, a causa per esempio dei rincari delle bollette è di una mancanza di reddito adeguato, pagare per l’energia risulta un problema che va a gravare sul bilancio familiare e lo sconvolge. Non riuscire a far fronte alle bollette può voler dire ritrovarsi senza luce, senza gas, senza acqua oppure a dover attuare in maniera autonoma comportamenti di risparmio energetico estremo che vanno ad inficiare sulla qualità della vita stessa.
Come si legge nella lettera aperta che Alleanza contro la povertà energetica ha inviato tra gli altri al ministro Cingolani, “I cittadini in povertà energetica e le persone vulnerabili subiscono maggiormente gli effetti del caro energia e dell’inquinamento, perché impossibilitati ad adeguare i loro stili di vita con strumenti più efficienti e meno impattanti per l’ambiente“.
Perché si tratta di una situazione in cui il proverbiale cane si morde la coda. Chi si trova in una situazione di povertà energetica non ha infatti gli strumenti per potersi dotare di sistemi più efficienti e che quindi consentirebbero di ridurre i consumi energetici e, oltre a non poter far fronte alle spese, rischia di utilizzare sistemi di riscaldamento o illuminazione che sono pericolosi per gli esseri umani e in generale per la tenuta dell’ambiente.
Nella lettera aperta si fa immediatamente riferimento alla famosa transizione ecologica e a quel principio di neutralità climatica che dobbiamo raggiungere entro la metà di questo secolo. Scopi altissimi che però “richiederanno nei prossimi anni cambiamenti enormi nel modo di produrre e consumare energia, a cominciare proprio dal comparto degli edifici“. E noi, insieme ad Alleanza contro la povertà energetica, vogliamo ribadire il principio che non esiste una vera transizione ecologica se qualcuno rimane indietro.
Nella stessa comunicazione vengono anche forniti alcuni spunti per affrontare questa situazione. Tra le misure per il contenimento immediato del fenomeno ci sono i bonus in bolletta che, questa però è la proposta da parte di Alleanza, andrebbero estesi a ISEE più alti e resi permanenti come pure avrebbero preso in considerazione le fasce climatiche nazionali per poter meglio tarare la tipologia di intervento. Un altro intervento immediato potrebbe riguardare gli oneri in bolletta una cui parte andrebbe spostata nella fiscalità generale insieme al canone RAI.
Alle misure immediate dovrebbero comunque seguire anche misure strutturali importanti come per esempio “la promozione dell’efficientamento energetico delle abitazioni dei cittadini in situazioni di povertà energetica“. Un efficientamento energetico che dovrebbe passare anche dalla efficienza degli stessi elettrodomestici e dalle varie “apparecchiature elettriche ed elettroniche di prima necessità“.