L’abuso edilizio è un reato che può essere più o meno grave. È possibile la prescrizione del reato, e se si dopo quanto tempo?
Le costruzioni edilizie prima ancora dell’intervento devono ricevere apposita autorizzazione. Purtroppo in Italia, anche nelle zone paesaggistiche più suggestive, è frequente scorgere ruderi di precedenti abusi edilizi mai terminati, che inquinano e minano la bellezza del luogo. L’abuso edilizio è un reato, che può far scattare anche il codice penale. Ci sono due diversi tipi di abusi edilizi, con differenti livelli di gravità:
• abusi non sanabili
• abusi sanabili.
Il primo caso signfica che la costruzione non doveva proprio essere realizzata. E questo è il caso più grave, che non può essere sanato. In passato ci sono stati diversi condoni edilizi che hanno reso possibile la sanatoria, ma ora non più. Stiamo parlando ad esempio di ampliamento di superficie di costruzione in zona sgricola oltre i limiti stabiliti dalla legge.
Nel secondo invece subentrano problemi relativi all’autorizzazione. Cioè che l’intervento era realizzabile ma il relativo titolo autorizzativo non è stato richiesto. Ed in questo caso si può richiedere la sanatoria, quindi l’uscita dallo stato di abusivismo edilizio, e pagare una sanzione per l’errore.
Abuso edilizio, esistono tempi di prescrizione?
L’abuso edilizio nel 2022 è considerato un reato molto più grave che in passato. Con il boom economico degli anni Sessanta e andando avanti, la costruzione di edifici abusivi, o l’ampliamento degli atessi, magari con piani aggiuntivi, era piuttosto consuetudinario. Negli anni Novanta sono scattati diversi condoni edilizi, in cui a fronte di un pagamento si poteva sanare la condizione di abusivismo e regolarizzare la propria posizione.
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Purtroppo il problema dell’abusivismo non riguarda esclusivamente questioni finanziarie con l’erario pubblico, ma entra nel merito della sicurezza delle persone che occupano gli edifici abusivi. A seconda della gravità l’abuso edilizio è un reato che può essere punibile fino a 5 anni di carcere. Nei casi in cui l’illecito possa essere sanato, ovvero dove manchi solo l’autorizzazione ma l’intervento era realizzabile, ci possono essere dei tempi di prescrizione.
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Si prenda il caso di un abuso edilizio compiuto vent’anni fa e scoperto solo oggi. Venti anni fa le leggi erano differenti. In questo caso si può richiedere la prescrizione del reato purché chi l’ha commesso riesca a dimostrare che l’illecito risalga a quell’epoca. Invece gli abusi edilizi più gravi non si prescrivono mai.