Il premier in queste ore al Senato apre ponendo le condizioni per evitare la caduta del suo governo
Ore decisive per il Governo Draghi e per il Paese. E’ in corso l’audizione del Premier al Senato della Repubblica. A Palazzo Madama ci sarà il primo passaggio con le votazioni della fiducia e successivamente si andrà alla Camera dei Deputati, così come stabilito dai presidenti Casellati e Fico.
E’ un passaggio determinante perché dall’esito del voto e della discussione dipenderà il futuro a breve termine del Paese e la legge di bilancio del 2023. Infatti, in caso di elezioni non è certa la votazione della legge di bilancio 2022 relativa al 2023. La prima data utile per votare è il 3 ottobre e la legge di bilancio va presentata il 20.
Non a caso, nella storia del paese non si sono mai effettuate elezioni in autunno. Per questo motivo al Senato il premier Mario Draghi ha mostrato disponibilità netta ad andare avanti. Tuttavia, il banchiere ha posto due condizioni: andare avanti con la stessa maggioranza e senza esitazioni della stessa.
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Il premier ha giustificato la mancata volontà di andare avanti con una maggioranza diversa perché si andrebbe a creare un precedente che potrebbe ripetersi mettendo nuovamente in crisi il suo governo. Draghi, in sintesi, chiede di andare avanti con gli stessi attori di prima e senza esitazioni.
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A questo punto è tutto nelle mani del M5s. Poste queste condizioni sarà il partito guidato da Conte a decidere se l’Italia andrà avanti o meno. Intanto il premier ha teso la mano al Movimento sottolineando in aula che il reddito di cittadinanza, strumento bandiera del Movimento, è importante per la lotta alla povertà pur sottolineando che sono necessari miglioramenti per dare una mano a chi ha più bisogno.
Ha fatto seguito una serie di interventi da concretizzare come la serie di decreti attuativi di norme già approvate. Draghi ha ricordato che è necessario procedere per continuare a ridurre la dipendenza energetica dalla Russia, ora scesa al 25%, e correre per andare avanti con il Pnrr, il Piano Nazionale di ripresa e resilienza.