Lo scorso 30 giugno si sono completate le operazioni di refarming per il digitale terrestre ma, come tanti utenti hanno avuto modo di notare, la situazione è tutt’altro che tranquilla e diventerà molto più movimentata nei prossimi mesi
Con la rivoluzione della nuova TV digitale ci siamo trovati sicuramente a beneficiare di un miglioramento nelle trasmissioni audio e video e anche ad un progressivo aumento del numero di canali visibili.
La situazione, che come abbiamo più volte raccontato non è stata tranquilla e serena per tutte le zone d’Italia, sembra ora essersi stabilizzata anche se, soprattutto a livello di trasmissioni locali, continuano ad esserci aggiustamenti, cambiamenti e eliminazioni di canali. Quello che però non dobbiamo fare è pensare che raggiunta questa stabilità siamo ufficialmente già entrati nel l’epoca del DVB–T2.
Sul sito ufficiale creato dal Ministero dello Sviluppo Economico per permettere ai cittadini di seguire in serenità il processo di refarming c’è una sezione apposita in cui era possibile seguire le diverse tappe dell’aggiornamento ai nuovi sistemi di trasmissione.
Come abbiamo avuto modo di imparare nel corso dei mesi passati, il nostro Paese era stato suddiviso in cinque aree, ognuna delle quali è stata coinvolta dal cosiddetto switch-off con una tempistica che ci ha portato a concludere tutte le operazioni lo scorso 28 giugno con la regione Campania. Avevamo tempo fino alla fine di giugno per rispettare le tappe di un cambiamento che è in realtà a livello europeo e che ha lo scopo duplice di avviare la nuova piattaforma del digitale terrestre DVB-T2 e liberare banda per sviluppare la rete del 5G.
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Anche sul sito ufficiale, e proprio nella notizia con cui dal Ministero confermano il processo di refarming come concluso nei tempi prestabiliti, si fa notare che adesso dobbiamo aspettare il nuovo passaggio previsto per gennaio 2023. Significa che con l’arrivo del nuovo anno si attiverà automaticamente in tutta Europa il nuovo digitale terrestre di seconda generazione.
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E a sua volta questo significa che le emittenti dovranno aggiornarsi in questi mesi per essere in grado di trasmettere. Molto probabilmente, quindi, ci troveremo a dover fare qualche altra risintonizzazione automatica in attesa anche che nelle aree del nostro Paese da cui provengono forti lamentele per canali assenti si trovino soluzioni adeguate.