Non sempre si è a conoscenza delle sanzioni alle quali si va incontro attraverso azioni che a volte si ritengono impunite
Non sempre si è consapevoli delle conseguenze di alcuni gesti che, seppur poco consoni al buon vivere civile, lasciano l’idea di restare impuniti o comunque improduttivi di sanzioni o multe. In tempi di inflazione e con la gestione dei bilanci familiari sempre più incerti una multa può complicare le cose per tantissimi cittadini.
Infatti, i beni di consumi più comuni e frequenti come gli alimentari sono in graduale aumento mentre le bollette di luce e gas non accennano a diminuire prospettando un autunno e un inverno difficili sotto questo aspetto. A completare il quadro ci sono i carburanti che da qualche settimana hanno frenati la risalita ma non sono tornati ai livelli precedenti al conflitto in Ucraina.
Tra i gesti che si pensa restino impuniti può esserci quello di fare i propri bisogni per strada. Il gesto è da condannare per una questione di buon costume. Tuttavia, può capitare di non riuscire a trattenersi ed essere distanti da un bagno o, semplicemente, si preferisce approfittare di un momento di presunta solitudine.
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Tuttavia, ci sono comuni che prevedono multe salate in tal caso. Infatti a Verano Brianza un ragazzo di 29 anni è stato sorpreso a fare la pipì in strada ed ha ricevuto la sonora multa di 5.000 euro. Nello specifico il 29enne era intento a liberarsi ei suoi bisogni in un piazzale di un centro commerciale.
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I carabinieri in pattuglia hanno notato l’atto anche perché non era certamente difficile individuarlo, ed hanno deciso di applicare il codice penale. Infatti, l’articolo 726 del codice prevede la sanzione minima di 5.000 euro fino ad un massimo di 10.000 per chi in luogo pubblico o esposto al pubblico compie atti contrari alla pubblica decenza. Nel caso specifico può rientrare anche la pipì in luogo pubblico. Il ragazzo è stato poi denunciato per atti contrari alla decenza e deturpamento di luogo pubblico.