Cosa accade nell’eventualità di conto Bancoposta in rosso? Prestare attenzione ai dettagli da non sottovalutare
Andare in rosso sul proprio conto Bancoposta non è una situazione piacevole. Si va incontro a seccature e perdite di tempo. Inoltre le normative vigenti prevedono delle procedure burocratiche precise e dettagliate che richiedono molta attenzione per poter superare l’eventualità del conto in rosso.
C’è da dire che è una situazione più frequente di quanto si pensi e può riguardare chiunque. Soprattutto i risparmatori con piccole somme possono trovarsi in qualche difficoltà creditizia, o in spese non preventivate o semplicemente esaurire la propria liquidità su un conto non usato e con giacenza minima erosa lentamente da addebiti di spesa come il canone mensile.
Cosa accade se il conto Bancoposta va in rosso?
Intanto si può sottolineare che mantenere un conto in rosso è molto dipendioso in quanto le spese continuano ad essere addebitate al correntista. Con il conseguente aumento della cifra da restituire alle Poste. In caso di addebito, le bollette di luce, gas, telefono, acqua non saranno pagate.
Con il conto in rosso non c’è nessun addebito automatico infatti. Ne deriva che il titolare del conto risulterà inadempiente in relazione al versamento di utenze, rate di prestiti e altri pagamenti. Bancoposta periodicamente comunicherà di riportare il saldo in positivo. Ma sarà cura del titolare accettarsi delle inadempienze verso terzi.
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Per la chiusura del conto Bancoposta il risparmiatore in difficoltà deve provvedere per prima cosa a saldare le spese necessarie per riportare il conto in positivo, senza costi aggiuntivi, ma restituendo carte e libretto di assegni se posseduti. La richiesta di chiusura deve essere presentata all’ufficio postale dove è stato aperto il conto di Bancoposta, compilando l’apposito modello.
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La richiesta di chiusura può essere inviata anche con raccomandata saldando preventivamente i costi degli interessi in caso di conto in rosso. La chiusura spetta quindi al cliente obbligato a saldare il proprio debito con le Poste prima dell’estinzione del conto. Infine si deve sottolienare che la chiusura del conto non significa la fine del debito o degli interessi debitori. Il debito va onorato con gli interessi gli interessi di mora, attribuiti dalle Poste per il ritardo del saldo.