Saper riconoscere le banconote false non è difficile. Basta seguire determinati accorgimenti e diffidare in caso di dubbio
Nonostante la forte spinta governativa per il pagamento elettronico durante gli acquisti, il denaro contante è ancora molto in circolazione. E come succede da tempo immemore, sono frequenti anche i tentativi di falsificazione delle banconote. In molti ricorderanno il film cult “La banda degli onesti”, con Totò e Peppino de Filippo, dove una piccola banda di squattrinati tenta il colpo grosso avendo ritrovato delle matrici della zecca statale per riprodurre le banconote. I falsari di banconote esistono ancora, anche se ormai le truffe si svolgono più facilmente sulle piattaforme online.
Ciò che molte persone ignorano è che non sono i falsificatori sono perseguiti dalla legge, ma anche coloro che tentano di reimmettere in circolazione banconote false. Se un malcapitato viene trovato in possesso di banconote false, anche senza la sua volontà, e tenta di riutilizzarle, rischia fino a sei mesi di reclusione e sanzione fino a 1.032 euro. Anche se non prova a spendere il denaro, ma non denuncia la banconota falsa, rischia una multa fino a 206 euro.
Nel caso in cui si abbiano dubbi, si deve portare la banconota supposta falsa ad un ufficio postale o bancario, che rilasciano verbale e copia della banconota all’interessato. Nel caso in cui a seguito del controllo la banconota sia ritenuta legittima, il proprietario potrà essere rimborsato. Se invece ne viene confermata la contraffazione, non riceverà nulla.
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Per sapere con certezza se una banconota è falsa, si può provvedere con un rilevatore, un apparecchio acquistabile in qualunque negozio di elettronica. È un metodo vivamente consigliato per tutti gli esercizi commerciali. Se invece ci si trova a controllare una banconota a mano ed a occhio nudo. Si può procedere come segue.
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Innanzitutto attraverso una prova tattile. La carta delle banconote originali è sono liscia, ma ruvida, chiamato effetto a rilievo. Inoltre in ogni banconota si può notare in controluce un filo di sicurezza microscritto (che attraversa la banconota in verticale) Inclinandola è possibile osservare la striscia olografica con il simbolo dell’euro, la striscia iridescente che brilla e cambia leggermente colore e la placchetta olografica, ma solo su alcuni tagli.