Il pagamento con il bancomat ormai deve essere disposto per legge in tutti gli esercizi commerciali. I negozi possono chiedere un sovrapprezzo?
Il pagamento bancomat è stato incentivato negli ultimi anni dalle istituzioni in maniera molto incisiva. E di conseguenza ai piani cashless sono aumentate le transazioni digitali. Il cashback in primordine, e poi anche la lotteria degli scontrini hanno dato una decisiva spinta in tal senso. E di conseguenza gli sportelli bancomat per prelevare contanti sono diminuiti in tutti i posti. Quindi sempre più pagamenti elettronici e sempre meno contanti, così come è la direzione governativa. Lo scopo è di avere transazioni tracciabili i lpiù possibile, per lottare contro l’evasione fiscale ed il riciclaggio di denaro sporco.
La normativa vigente ha messo anche un tetto agli acquisti in contanti, fino a 1.999 euro. Dal primo gennaio 2023 la cifrà si dimezzerà ai 999 euro. Quindi gli acquisti di beni di lusso possono essere pagati con bancomat, carta di credito, bonifico bancario o assegno, ma non con i contanti sopra quella cifra.
Bancomat, gli obblighi per gli esercenti
Il pagamento bancomat è entrato nel linguaggio comune con questo termine. Tuttavia sarebbe più corretto parlare di POS, lo strumento che consente le transazioni di pagamento elettronico con bancomat, cioè carta di debito, carta di credito, postepay ed anche pagamenti con lo smartphone direttamente dal conto corrente bancario. Gli esercenti sono stati obbligati a prevedere il pagamento con il Pos, anche di piccole cifre.
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Se un commerciante ne è sprovvisto, e la segnalazione da parte del consumatore arriva alle autorità, è prevista sanzione amministrativa di trenta euro con aggiunta del 4 per cento della cifra del bene che non si è potuto acquistare con il bancomat.
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Gli esercenti in Italia hanno delle commissioni piuttosto alte rispetto agli altri Paesi per ogni transazione con il bancomat. Tuttavia per legge non si possono rifiutare di accettare pagamenti elettronici neanche di piccolo calibro. In precedenza esisteva un tetto minimo di 30 euro, poi sceso a 5 ed ora a zero. Anche un caffé può essere pagato con il bancomat. E non possono assolutamente chiedere una maggiorazione per la transazione elettronica. Se dovesse succedere, è bene far presente l’avvenimento alle autorità.