A cosa va incontro chi non versa il Canone Rai? Cosa prevede la normativa vigente per gli utenti inadempienti
Il Canone Rai è un’imposta sul possesso dell’apparecchio televisivo ed è tenuto al pagamento chiunque detiene una televisione. Si paga una volta l’anno attraverso le bollette elettriche in rate mensili o bimestrali a seconda del contratto energetico. A partire dal primo gennaio 2016, infatti, la detenzione di una TV si presume nei confronti dei titolari di contratti di fornitura elettrica a uso domestico.
Tutte le procedure di recupero dei canoni non saldati sono intraprese retroattivamente fino a quella data, in quanto la presunzione di detenzione di apparecchi televisivi è applicabile solo a partire dal primo gennaio 2016. Le uniche esenzioni al pagamento previste (da dichiarare attraverso documentazione da inviare all’Agenzia delle Entrate) sono per limiti reddituali e d’età, per non possesso della televisione, per particolari professioni svolte.
Si rischiano cartelle esattoriali se non si versa il Canone Rai?
Se la presunzione di possesso si applica solo fino al 2016 non significa che non si vada incontro a sanzioni per le quote precedenti quella data non versate. Infatti sono valide le azioni già intraprese sulla base della normativa in vigore anteriormente a quell’anno. Comunque non pagare il Canone Rai comporta certamente delle sanzioni. L’addebito amministrativo infatti ammonta fino a sei volte l’importo della tassa. Quindi una cifra che va dai 180 ai 540 euro.
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Inoltre vanno saldate in più le quote del Canone relative al periodo di evasione. La dichiarazione falsa di non possesso dell’apparecchio televisivo comporta anche un rischio penale, trattandosi di reato penale, nella fattispecie falso ideologico. La pena arriva fino a due anni di detenzione con il pagamento della sanzione. Quindi un pericolo consistente e da non sottovalutare.
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Si deve ricordare che è l’Agenzia delle Entrate a operare tutti i controlli, le verifiche e le eventuali sanzioni ai contribuenti morosi. Il mancato pagamento del Canone e delle sanzioni previste comporta l’iscrizione a ruolo dell’utente e l’avvio della procedura di riscossione coattiva. Cioè il contribuente deve aspettarsi l’arrivo della cartella esattoriale, rischiando le conseguenze di legge in caso di mancato saldo di tassa e sanzione, fino al pignoramento dei beni personali.