Coloro liberano il passaggio in maniera “fai da te” contravvengono al Codice stradale; ecco come riconoscere un cartello abusivo. I dettagli
Coloro che abitano nelle grandi città lo sanno: il parcheggio per le auto è uno dei problemi più diffusi. Diciamoci pure la verità, in molte città vi è una concentrazione di veicoli oltre la media tollerabile per un ambiente quantomeno salubre. Sì, perché la quantità delle auto significa soprattutto smog. E solo quando ci si immette alla paziente ricerca di un posto comodo, tanta anidride carbonica se ne va per fermare l’automobile.
Tornando a casa da un luogo di lavoro, poi, la giornata si conclude con un’ulteriore prova di stress quando si tenta di ricavare qualche metro quadrato non troppo distante dalla propria abitazione. Il parcheggio è un vero e proprio status symbol quando si acquista una casa: infatti, è irrinunciabile la presenza di un box o di un posto auto pertinenziale. Gli edifici che prevedono un’uscita dei veicoli sulla strada debbono essere provvisti, necessariamente, di un regolare cartello di passo carrabile.
Passo carrabile, se è abusivo non si può sollecitare la rimozioni di veicoli
Quel prezioso spazio sulla strada, davanti ad un garage, un portone, un cancello o a qualsiasi tipo di uscita adibito per il passaggio o il cosiddetto stazionamento dei veicoli, non può esser certo ricavato autonomamente con un cartello affisso da un giorno all’altro. Esso consta – come da regolamento del Codice della Strada – di un’autorizzazione del Comune. Senza quest’ultima, nulla impedisce agli altri automobilisti di parcheggiare il proprio veicolo.
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Un cartello abusivo con soprascritto “passo carrabile” o “divieto di sosta” da uno regolare è ampiamente riconoscibile: un segnale legalmente affisso indica la zona per l’accesso dei veicoli in corrispondenza della quale vige permanentemente il divieto di sosta. L’indicazione ha normalmente dimensioni di 45×25 cm, oppure di 60×40 cm nella versione “maggiorata”; deve riportare l’ente proprietario della strada che rilascia l’autorizzazione e in basso il numero e l’anno del rilascio.
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Spesso l’autorizzazione non è che la concessione comunale che si ottiene pagando la relativa TOSAP, la tassa di concessione per l’occupazione del suolo pubblico. Con essa si istituisce inoltre anche il divieto di sosta, incluso della rimozione, davanti al passo carrabile. Quando un passaggio “abusivo” è ostruito da altri veicoli, non si può chiamare né il carro attrezzi né fare la multa. Anzi, sarà il proprietario del cartello irregolare a farsi carico della multa prevista dal Codice della Strada nel caso dell’affissione di cartelli non ufficiali: da 419 a 1.682 euro.