Torniamo a parlare di disservizi e disguidi che riguardano il digitale terrestre con diversi gruppi di utenti che rischiano di trovarsi costretti a spese impreviste aggiuntive per acquistare parabole
In alcune aree del nostro Paese il segnale radiotelevisivo risulta a volte difficile da captare per gli apparecchi domestici a causa della conformazione stessa del territorio. Ma quello che sta accadendo agli abitanti di diversi piccoli comuni montani sta trasformando un disagio conosciuto in un vero e proprio problema anche dal punto di vista economico.
E, questa è la segnalazione che viene anche delle amministrazioni locali, il rischio non è soltanto che i residenti scontenti protestino ma che chi decide di passare la propria villeggiatura in questi piccoli borghi montani non torni più e trovi altri luoghi in cui trascorrere le proprie ferie con, ed è evidente, ripercussioni fortissime sull’economia locale.
Molte volte ci è capitato di raccontare, e aggiungiamo purtroppo, che a seguito di quella che sarebbe dovuta essere una grande rivoluzione tecnologica risultano sempre più chiare ed evidenti le discrepanze nella possibilità di accesso alla tecnologia per gli abitanti delle diverse aree del nostro Paese.
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L’esperienza del digitale terrestre, che sulla carta e comunque per molti utenti ha significato il miglioramento della qualità dei programmi visibili dal punto di vista delle immagini e del sonoro, si è rivelata per tutta una serie di piccoli e piccolissimi comuni italiani l’inizio di un nuovo incubo e l’aggravamento di una serie di disagi già percepiti e mai risolti. Nello specifico ad essere scontenti a segnalare la propria situazione sono ora gli abitanti e i sindaci della Valsesia.
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In questa zona sono infatti stati spenti i ripetitori di Mediaset lasciando al buio moltissimi residenti e villeggianti. Alle proteste molti si sono sentiti rispondere che l’unica soluzione è dotarsi di un impianto satellitare per ricevere il segnale via satellite. Una spesa in più che ha il sapore di una vera e propria beffa e che potrebbe risultare in un pericoloso boomerang economico per la zona.
Quante saranno, infatti, le famiglie di villeggianti disposte a spendere altri soldi per un sistema satellitare per poter guardare magari anche solo distrattamente un po’ di televisione nelle pause tra le passeggiate in una settimana di vacanza?