Rimangono calmierate le tariffe alla pompa ma lo sconto sulle accise sta scadendo e i prezzi rischiano di risalire drasticamente. Cosa succede
Con l’arrivo del mese di agosto, dobbiamo prendere atto di alcuni dati interessanti: c’è da dire innanzitutto che dal picco di giugno (replica dell’exploit di marzo), il costo del greggio non ha fatto che scendere, assestato soltanto da lievi rialzi. Ed oggi, non fa che continuare a calare (le ultime rilevazioni segnano 90 dollari al barile). Il petrolio costa di meno, ma alla pompa di benzina, il carburante non fa che salire.
Nella speculazione dei mercati rispetto all’attuale crisi energetica, alberga la mediazione negativa sui listini con i quali gli automobilisti hanno quotidianamente a che fare. Il Governo ha arginato l’incremento delle spese per ogni litro effettuando uno straordinario taglio delle accise per due volte, ma si è visto come al termine delle proroghe, sia benzina che diesel non esitano ad abbattere il muro di tolleranza di 2 euro.
Prezzi carburante, verso la fine del mese scade il taglio delle accise
Indubbiamente, in queste settimane di inizio vacanze, e perciò delle grandi partenze, con le lunghe code di auto in autostrada, il rifornimento rappresenterà una voce di spesa che peserà non poco sul bilancio familiare durante le ferie e i consueti viaggi di stagione per raggiungere le mete pregustate. Si preannuncia pertanto un drammatico tour de force fino a settembre che chiamerà ancora una volta in causa l’attuale governo, a pochi giorni dall’uscita di scena in settembre) a prendere una decisione.
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D’altronde, il taglio delle accise ha significato, in fondo, un’autoriduzione delle imposte e delle tasse che storicamente gravano sulla benzina e sul gas metano degli italiani. Di certo, la sostanziosa entità di queste ultime, osservando al netto le tariffe odierne, dimostra quanto possano costare per il portafoglio dell’automobilista. A colpi di decreto, questo sconto è stato prolungato dopo la rapida risalita dei prezzi, ma all’orizzonte si avvicina il termine della scadenza relativa alla nuova proroga, il 21 agosto.
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In questi giorni, su benzina e diesel, ENI ha operato i tagli, rispettivamente, di 2,5 centesimi e 3,5 centesimi; 2 centesimi Q8 e 2 centesimi anche per Tamoil, ma solamente per il diesel. Senza l’attuale sconto statale, in sostanza, un litro potrebbe oscillare, sulla base degli attuali prezzi detassati, tra i 2,4 e i 2,5 euro al litro. Rispetto ai livelli del 2021, vuol dire che il carburante costa un quarto in più, ovverosia, sulla media annua, si traduce in un esborso aggiuntivo di 22 euro per la benzina e fino a 27 euro per il diesel.