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Telecomunicazioni

Telemarketing selvaggio, con 1544 giorni e 10 ore di ritardo arriva il registro delle opposizioni

Finalmente è arrivato. Dal 27 luglio si possono rettificare consensi precedentemente dati e cancellarsi dalle liste del telemarketing selvaggio

Registro opposizioni (Foto Unsplash)

Era stato previsto oltre quattro anni fa. Il Registro delle opposizioni, l’unica arma che i cittadini possono utilizzare contro il telemarketing selvaggio. Certo, sarebbe meglio che a monte non si consentissero violazioni della privacy e chiamate ripetute e fastidiose che rasentano lo stalking. Ma l’Italia è così, si preferisce mettere la toppa che pensare ad un abito integro. Ed UNC, l’Unione Nazionale Consumatori, esprime soddisfazione in un comunicato stampa del 27 luglio 2022. Anche se ribadisce il ritardo spaventoso con cui questa misura è stata attivata.

Massimiliano Dona, presidente dell’associazione, apre così il comunicato: “Finalmente, anche se con 10 ore di ritardo, è stato attivato il nuovo Registro delle opposizioni. Dopo la bellezza di 1544 giorni da quando era previsto, o se preferite 4 anni e 83 giorni da quando doveva diventare operativo secondo la Legge n. 5 dell’11 gennaio 2018, cioè 90 giorni dall’entrata in vigore della norma avvenuta il 4 febbraio 2018, abbiamo la possibilità di cancellare i vecchi consensi dati in passato e di iscrivere i cellulari al nuovo Registro delle opposizioni!”.

La novità, dato che un registro delle opposizioni per i telefoni fissi già esiste, è che anche i cellulari avranno maggiore privacy. Iscrivendosi al Registro delle opposizioni, se si riceveranno telefonate indesiderate, si potrà anche denunciare l’azienda che utilizza impropriamente i dati ed i contatti.

Inoltre, “permetterà di azzerare tutti i vecchi consensi dati in passato”. L’operatore telefonico ha il dovere di dare informazioni sulla modalità con cui si è reperito il contatto, e se richiesto, cancellarlo dall’elenco delle chiamate. In caso contrario, si può segnalare la questione al Garante della Privacy. Una norma che finalmente è arrivata, ma come sempre troppo tardi. Non si devono “disturbare” più di tanto gli interessi privati. E nel frattempo migliaia di persone sono state truffate aderendo a contratti di cui non avevano ben chiare le clausole, che le hanno costrette a pagare cifre di cui non erano a conoscenza.

Ora, con l’iscrizione all’RDO, l’utente potrà ricevere chiamate solo dagli operatori con il contratto in essere, o al massimo da azienda con le quali il contratto è cessato da non oltre 30 giorni. È una tutela fondamentale, specialmente per le persone più fragili e che sanno meno difendersi. Sì, perché a certi livelli diventa una vera e propria guerra dialettica, dove non sono rari atteggiamenti aggressivi da parte degli operatori. Se per vendere la violenza verbale prende il posto della gentilezza e dell’affabilità, allora c’è poco da aggiungere.

Conclude Dona: “La lunga battaglia che abbiamo finora condotto per ottenere questo risultato, dalla petizione on line con migliaia di firme raccolte alle audizioni parlamentari, non solo non è ancora finita, ma è solo all’inizio. Intanto vigileremo sul buon funzionamento del Registro, ma poi vanno previsti dal legislatore indennizzi automatici per i consumatori che ricevono telefonate moleste nonostante siano iscritti al nuovo Registro delle opposizioni. Solo così ci sarà un incentivo a segnalare i call center irrispettosi delle regole e il quadro sanzionatorio favorirà comportamenti virtuosi”.

Pubblicato da
Giulia Borraccino