Ci sono dei casi in cui richiedere un passo carrabile non comporta nessun tipo di spesa: vediamo quali sono questi casi
Molte persone che possiedono un garage hanno anche il passo carrabile davanti quest’ultimo per evitare che altre persone parcheggino la proprio auto davanti l’uscita impedendo lo spostamento della propria macchina. Al giorno d’oggi chi ha un garage, soprattutto in città, non può che ritenersi fortunato.
Il rispetto per la segnaletica stradale, ma anche per le altre persone, dovrebbe indurre un automobilista a non ostacolare porte di casa, cancelli o ingressi di altre persone ma non sempre questo buon senso viene rispettato. Per questo molti ricorrono al passo carrabile: vediamo come fare e quando questa richiesta diventa gratuita.
Il passo carrabile altro non è che un passaggio che consente ad un veicolo di entrare e uscire da una strada pubblica a privata o viceversa. Chi ottiene il passo carrabile deve mettere un cartello apposito davanti la porta o il cancello di ingresso della strada privata e riguarda solo ed esclusivamente i veicoli e non i pedoni.
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Le persone interessate possono fare richiesta del passo carrabile presso il comune di residenza. A corredare la domanda ci sono marche da bollo e diritti di segreterie oltre che il pagamento di un canone annuale che varia da comune a comune. Questa regola generale ha però delle deroghe.
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Ci sono dei casi in cui si può ottenere un passo carrabile in maniera completamente gratuita e quindi senza spendere soldi per la domanda iniziale o per i costi fissi annuali. Posso ottenere il passo carrabile gratuito gli invalidi e a coloro che usufruiscono di Legge 104. Non è poi previsto il canone annuale nel caso in cui il passo carrabile è a raso e quindi non ci sono dislivelli tra la strada pubblica e quella privata.
Ovviamente il passo carrabile non a raso va pagato da momento che per accedere occorre interrompere un marciapiede o inserire delle rampe e quindi interrompe la continuità della strada pubblica. Per il passo carrabile a raso invece è vero che non è necessario pagare il canone e le tasse, ma in questo caso non nasce il diritto a impedire ad altri di occupare l’area antistante l’ingresso.