Il camper come segno di libertà è un modo di viaggiare costoso all’acquisto ma che consente di risparmiare durante il viaggio
L’idea della famiglia in fuga, che fa un po’ eco a “Capitain fantastic”, è un miraggio per molte persone. Le vacanze estive con tutta la famiglia comportano dei costi non indifferenti per trasporto e pernottamento. Ogni componente ha un prezzo aggiuntivo, anche se bambino. Quindi alcune persone scelgono il camper come modalità per viaggiare. Anche se il camper solo come mezzo di risparmio non funziona perché ha costi iniziali ed aggiuntivi non indifferenti.
Oltretutto la vacanza in camper è ideale per chi sa adattarsi a spazi piccoli e non ama i comfort eccessivi. Allo stesso tempo dà una sensazione di libertà, come portarsi dietro la propria casa. A differenza della roulotte però, deve essere portato ovunque. La zona letto, cibo e bagno non può essere staccata dalla vettura. Quindi è un mezzo un po’ ingombrante per le città d’arte.
Per l’estate si può anche affittare un camper. Solo che la spesa non è esigua. Un camper per 4 posti va dai 500 euro a settimana in bassa stagione ai 1.000 in alta stagione. Tuttavia c’è chi il camper lo vuole acquistare, per scegliere la propria “casa mobile”. Ci sono vari modelli per l’acquisto. Quello meno costoso ed ideale per una famiglia di quattro persone è il modello mansardato, con due posti letto in basso e due sulla mansarda, sopra al posto di guida.
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Un modello nuovo costa circa dai 50 ai 65 mila euro. Se si sceglie quello usato il prezzo si abbassa dai 10.000 ai 50.000 euro, sempre per il mansardato. Il modello più performante è il Motorhome, il cui prezzo per un modello nuovo può arrivare fino a 150.000 euro, mentre l’usato un minimo di 25.000 euro.
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Per guidare un camper è sufficiente avere la patente B, quella per guidare la macchina. Fino al peso di 3,5 tonnellate. Superato questo tetto, per portare il veicolo serve la patente C, come recita l’articolo 116, al comma3.