La crisi del gas può diventare ancora più nociva per le bollette nel prossimo autunno. Le ipotesi si stimano osservando la Germania
Le bollette del gas e della luce dall’inizio dell’anno hanno subito un incremento che è diventato difficilmente sostenibile da parte delle famiglie italiane. Stessa sorte per le bollette della luce, che sempre dalle scorte di gas dipende. E neanche gli interventi governativi sul taglio delle accise sono serviti a ridurre le spese per le famiglie che versano in crisi economica. Dopo la pandemia l’ipotesi di ripresa dei consumi è stata subito disillusa dal conflitto e dal razionamento del gas da parte della Russia.
E questo con conseguenze che potrebbero esacerbarsi nel prossimo inverno. Già l’estate torrida nelle zone più calde sta richiedendo un consumo di energia enorme, con i condizionatori sempre accesi, in contrasto con i suggerimenti delle autorità che suggeriscono una riduzione dei consumi.
Bollette gas, le ipotesi per il prossimo inverno
“Il Giornale” prende come esempio ciò che sta accadendo in Germania. Le scorte di gas che fino a poco tempo fa si attestavano al 70%, e pare siano in crescita, fino a raggiungere nei prossimi mesi il 95%. Nonostante ciò le autorità hanno invitato imprese e cittadini a ridurre i consumi, introducendo anche una tassa sul gas pari a 2,4 centesimi di euro per kilowattora. C’è da considerare che la condizione climatica tedesca richiede molta più energia per il riscaldamento di quanto avviene in Italia. Nonostante ciò non si escludono delle indicazioni di austerità che potrebbero richiedere una riduzione dell’utilizzo dei riscaldamenti.
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Altre minaccce provengono dal monopolio del gas russo, Gazprom: “I prezzi possono aumentare anche del 60%. Il gas ha raggiunto il prezzo di 234,50 euro per megawattora (MWh). Un anno fa era scambiato al prezzo di 28,8 euro per MWh. Tradotto in cifre, stando ai numeri citati da Gazprom, nei prossimi mesi il prezzo del gas potrebbe arrivare a 362 euro, con ulteriori probabili aumenti futuri anche sul costo dell’elettricità“. Di conseguenza il rischio per i prossimi mesi è di un ulteriore aumento delle bollette del gas e di possibile razionamento delle risorse.