Dai dati elaborati da Immobiliare.it relativi ai costi degli affitti in Italia si notano diverse anomalie. Ecco quali
Sono tantissimi gli italiani che non possono permettersi di acquistare casa ragion per cui vivono in affitto. Coloro che vivono in affitto da anni e semmai cambiano casa e città a seconda del lavoro che trovano o per ragioni di studio avranno sicuramente notato come in questi ultimi anni il prezzo è aumentato considerevolmente.
Solo rispetto allo scorso anno a livello nazionale il prezzo degli affitti di una stanza singola è aumentato dell’11%. Al contrario, invece, chi è disposto a dividere la stanza con un coinquilino in una stanza doppia spende addirittura il 9% in meno. Vediamo ora nel dettaglio di quanto sono lievitati i prezzi.
Affitti in Italia, tra anomalie e rincari
A riferire i dati sulle case in affitto è Immobiliare.it. Dai dati elaborati si possono notare diverse anomalie: la prima è che sembra non esserci più una logica di mercato dove cala la domanda e salgono i prezzi. La seconda anomalia è che il mercato delle singole città valuta elementi diversi per determinare i prezzi. In parole povere questo significa che il costo di una stanza a Roma cosa quanto una a Padova.
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A Milano il prezzo di una stanza singola in affitto è aumentato del 20,1% rispetto lo scorso anno arrivando a costare 620 euro al mese. Il prezzo per una doppia è invece calato dell’1,1% arrivando a 321 euro. A Torino il costo di una stanza singola è di 361 euro (+2,2%) mentre quello per un posto letto in una doppia 192 euro (-7,6%).
Per quanto riguarda Napoli, invece, il prezzo di una stanza singola resta invariato a 337 euro mentre quelli dei posti letto in una doppia scendono a 256 euro, registrano un -11%. Passando a Roma il costo di una stanza singola costa in media 465 euro, un 9,3% in più rispetto il 2021 mentre il posto letto di una doppia è di 248 euro (-11%).
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Come detto, dai dati di Immobiliare.it si evince che non reggono più le regole legate a domanda ed offerta. Bari è il caso lampante: la domanda è aumentata del 78,2% rispetto al 2021 e, nel medesimo arco temporale, l’offerta è scesa. A Venezia si nota una offerta in calo del 26% e di una domanda in aumento del 373,2%: qui i prezzi sono lievitati del 10,5% e i prezzi del posto letto sono diminuiti dell’1,6%. Rispettivamente si parla di 360 euro e di 233 euro.
