Le prospettive economiche per il mese di settembre sono decisamente spaventose, attenzione alle bollette energetiche
La situazione energetica del Paese si fa difficile con il volgere delle settimane. Le difficoltà sono essenzialmente legate agli aumenti delle quotazione del gas nei mercati di riferimento di Amsterdam e di Londra. Il costo del gas per megawattora ha raggiunto quasi i 300 euro nei giorni scorsi e si è assestato a circa 250 euro.
La forte volatilità delle quotazioni del gas, con record massimi storici toccati quasi quotidianamente, è legata alle incertezze e ai timori di tagli alle forniture russe di prodotti energetici, in particolare del gas. Al costo di quest’ultimo è legato il prezzo dell’elettricità, i cui picchi hanno raggiunto e superato i 560 euro per megawattora. La situazione è simile in Germania e altri paesi europei dipendenti dal gas russo.
I timori di razionamenti e recessione sono molto forti negli ambienti economici. Gli scenari legati alla crescita delle quotazioni dei gas e alle speculazioni dei mercati sono da film horror, con quotazioni stabili tra i 250 e i 300 euro per megawattora del gas, le ripercussioni sui prezzi dell’elettricità sono fortissime e con essa sull’inflazione. Si parla di aumenti delle bollette dell’ordine del 500 per cento dal periodo pre covid.
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Con conseguenze drammatiche per famiglie e imprese, che avranno grosse difficoltà a rispettare i budget di spesa. L’inflazione attualmente intorno all’8 per cento potrebbe crescere ancora trainata proprio dagli aumenti dell’elettricità. Quindi le prospettive per l’autunno e per l’inverno, quando i consumi di prodotti energetici saranno maggiori, sono purtroppo molto negative in termini di aumenti delle bollette energetiche.
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Con uno stop delle forniture di gas russo a partire dalla fine di agosto, il rischio di esaurire le riserve in molti paesi europei durante la stagione invernale è molto concreto, con razionamenti dei consumi anche per famiglie e imprese e recessione economica. Di certo la questione energetica entrerà brutalmente nel dibattito politico per le elezioni. In molti, compresa Confindustria, chiedono un tetto ai prezzi del gas senza risposte definitive al momento. È solo l’inizio del film.