Per chi ha sottoscritto buoni fruttiferi con Poste Italiane c’è una buona notizia ma anche una notizia meno buona. Vediamo di che si tratta e cosa potete fare
Tra le forme di investimento più sicure in assoluto ci sono i buoni fruttiferi emessi da Poste Italiane, ogni anno sono moltissimi i piccoli risparmiatori che decidono di acquistare buoni fruttiferi e avere così, alla scadenza, una piccola rendita.
Ma per chi li sottoscrive a partire da questo mese di agosto c’è una piccola e positiva sorpresa per quello che riguarda i tassi di interesse. Una buona notizia che non si estende invece a chi ha già acquistato dei buoni nei mesi precedenti.
Poste, ora conviene davvero investire nei buoni fruttiferi
Con un decreto ministeriale del 6 luglio scorso, il Governo ha deciso di contrastare l’inflazione in ogni modo possibile, andando anche a toccare i tassi di interesse. Il piccolo ritocco stavolta è stato fatto al rialzo. Il che significa che se sottoscrivete uno o più buoni con Poste ora avrete un rendimento lordo a scadenza non più dello 0,5% ma bensì del 2%. L’aumento dei tassi riguarda i buoni fruttiferi postali ordinari.
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Purtroppo, però, occorre ricordare che data la natura di questa forma di risparmio e investimento, non tutti possono beneficiare di questo aumento dei tassi. Per i buoni fruttiferi, infatti, il tasso è stabilito al momento della sottoscrizione e rimane invariato fino al termine. Questo significa che se avete sottoscritto dei buoni fruttiferi con Poste qualche mese fa il vostro rendimento arrivati a scadenza sarà comunque dello 0,5% e non del 2%. L’unico modo per avere il tasso più alto ora previsto per i buoni è quello di liquidarli immediatamente e acquistarne di nuovi.
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Ricordiamo inoltre che, a parte i buoni postali, esistono anche i buoni del Tesoro che potrebbero essere una interessante aggiunta al vostro portfolio di investimenti. A differenza dei buoni di Poste Italiane, i buoni del Tesoro hanno un valore che cambia nel tempo in base alle aste che si tengono periodicamente ed è influenzato dall’andamento del mercato secondario. Si tratta quindi di una forma di investimento un po’ più simile a ciò che succede con le azioni e le obbligazioni ma comunque in un ambiente garantito e protetto dagli scossoni più violenti.