Settembre è alle porte e sono attesi i primi aumenti dopo gli annunci delle scorse settimane
L’inflazione continua a galoppare in Italia e si preannuncia un autunno piuttosto caldo sotto questo punto di vista. Il mese di settembre è già un periodo consueto per gli aumenti. Solitamente quando ci sono dei ritocchi da fare ai prezzi si adottano speso in questo mese dell’anno o a gennaio.
Gli interventi della Bce tesi a frenare la crescita dei prezzi produrranno i loro effetti positivi nel medio e lungo termine. E’ un percorso graduale quello della frenata dell’inflazione che non può concretizzarsi in pochi mesi. Infatti, le previsioni indicano l’inizio del 2023 come periodo in cui si dovrebbe registrare la frenata.
Intanto a settembre i cittadini della Lombardia troveranno una sgradita sorpresa. La società che gestisce il trasporto pubblico su ferro a livello regionale, la Trenord, ha comunicato che ci sarà un aumento dei prezzi dei biglietti a partire dal 1 settembre. Ciò è giustificato dal fatto che le tariffe vanno aggiornate in relazione all’inflazione così come prevedono le norme regionali.
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La società chiarisce che a partire dal 1° settembre 2022 entra in vigore un aggiornamento delle tariffe che riguarderà i titoli di viaggio ordinari”, come corse singole e abbonamenti, “e integrati” quindi “Io viaggio in Lombardia”, “Io viaggio in provincia” e “trenocittà. Inoltre, viene specificata anche la percentuale di aumenti applicata.
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Infatti, Trenord specifica che “l’adeguamento delle tariffe consiste nel 3,82% per i titoli ferroviari e nell’1,91% per quelli integrati“. La società ha provveduto a richiamare anche la delibera regionale che autorizza l’azienda ad adeguare le tariffe in base all’andamento dell’inflazione.
Trenord è una joint venture sotto forma di società a responsabilità limitata costituita da Trenitalia e dal Gruppo FNM per gestire il trasporto ferroviario passeggeri della Regione Lombardia. Il capitale sociale è suddiviso in quote paritarie tra le due società. Le Ferrovie dello Stato detengono il 14,741% delle quote del Gruppo FNM.