Arrivano nuove tensioni nel settore del trasporto aereo dopo l’estate calda degli scioperi che ha condizionato i vacanzieri
L’estate 2022 volge verso il termine con i colpi di coda di settembre. E’ stata una stagione estiva di gran ripresa per il turismo con diverse località che hanno registrato numeri superiori rispetto al 2019, anno precedente alla pandemia. Tuttavia, questa estate sarà ricordata anche per i disagi del mezzo di trasporto ormai preferito dai turisti.
Infatti, il trasporto aereo ha accusato molti disagi dovuti agli scioperi del personale delle compagnie, in particolare quelle low cost. Alla base ci sono state le difficoltà delle compagnie a tenere i prezzi bassi con gli aumenti dei carburanti. La conseguenza di questa frizione è caduta, come spesso accade, sui lavoratori che hanno denunciato condizioni precarie di lavoro.
Ryanair, accordo bocciato dagli assistenti di volo: è sciopero
In tal senso le tensioni non sono state esaurite nel periodo estivo. Infatti è stato già preannunciato lo sciopero del personale della compagnia low cost Ryanair. La data indicata è sabato 1 ottobre 2022. Lo sciopero è stato così motivato dalle sigle sindacali Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl T.A: “Ora, alla luce della volontà manifestata dalla reale maggioranza dei dipendenti, deve necessariamente essere avviata – affermano i sindacati – una reale trattativa tra tutte le organizzazioni sindacali realmente rappresentative del personale navigante del gruppo Ryanair. In caso contrario la mobilitazione proseguirà, a partire dallo sciopero di piloti e assistenti di volo proclamato per il prossimo 1 ottobre”.
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Alla base dello sciopero c’è la respinta della stragrande maggioranza del personale al rinnovo di contratto di lavoro aziendale firmato dai sindacati. I lavoratori della compagnia irlandese hanno effettuato un referendum interno al fine di verificare le posizioni verso il nuovo accordo raggiunto. La respinta è stata netta con il no dell’ 89,8% degli assistenti di volo.
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“L’89,8% degli assistenti di volo del Gruppo Ryanair boccia l’accordo per il rinnovo del contratto di lavoro”, si legge in una nota. “Il referendum è stato condotto in forma democratica, aperto a tutti i dipendenti a prescindere dalla sigla sindacale di adesione, a differenza di sondaggi parziali condotti da altre sigle unicamente tra i propri iscritti”.