BancoPosta, chi fa quest’errore può trovarsi soldi scalati

Attenzione alla possibilità di avere un pagamento imprevisto con BancoPosta, in che occasione può accadere

BancoPosta imposta di bollo
BancoPosta (Foto Unsplash)

Il governo Monti, dal 1° gennaio 2012, introdusse con il cosiddetto decreto Salva Italia, alcune nuove norme in materia fiscale. Nello specifico si trattava dell’imposta di bollo per conto corrente postale e libretti di risparmio. Da quella data si paga anche per BancoPosta. La somma da pagare è di 34,20 euro per le persone fisiche titolari di conto corrente postale ed è innalzata a 100 euro per gli altri soggetti (società, enti, eccetera).

L’imposta di bollo è una tassa indiretta cartolare che si paga di solito con importo fisso su alcuni tipi di fatture, ricevute, su libretti postali e conti correnti anche in modo proporzionale su altre forme di investimento e risparmi. Questa non ha subito sostanziali modifiche nel corso degli anni e quindi è da pagare anche nel 2022 per il BancoPosta.

Cosa non fare quando si deve pagare l’imposta di bollo con BancoPosta

BancoPosta imposta di bollo
BancoPosta (Foto Unsplash)

L’imposta di bollo si paga solitamente a fine anno, ma può essere applicata una periodicità differente. Infatti è applicata da Poste italiane sui conti correnti alla fine del periodo rendicontato (mese, trimestre, semestre, anno) oppure alla data di chiusura del rapporto. Quindi a settembre scadrà la quota relativa a questo trimestre (per un trimestre 11,40 euro).

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Il pagamento è dovuto quando il valore medio della giacenza nel periodo rendicontato è superiore a 5000 euro. E tra breve Poste italiane provvederà a scalare la quota del trimestre dal conto. Non si paga se il deposito è al di sotto di tale cifra. Ma non bisogna fare un errore. Se si è titolari di più conti correnti si deve ricordare che è prevista una sommatoria del saldo disponibile e che il pagamento è obbligatorio se la giacenza media annua totale calcolata è superiore ai 5000 euro.

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È importante ricordare che per Poste italiane l’imposta di bollo, in caso di più rapporti di conto corrente, è dovuta per ogni singolo rapporto. Nel caso in cui, la sommatoria delle giacenze medie dei conti correnti risulti superiore a euro 5.000 l’imposta si rende dovuta nella misura di euro 34,20 per ciascun conto corrente o libretto, indipendentemente dalla giacenza media presente sul singolo rapporto (secondo quanto riporta il sito di Poste italiane).

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