Arriva purtroppo un’altra pessima notizia per gli italiani in un momento storico già estremamente complicato
Gli organi di stampa metono in cima all’agenda delle notizie i continui aggiornamenti sulla stangata bollette che è già in essere, e che rischia di aumentare. Da quando la Russia ha chiuso i rubinetti del gas e dall’inizio del conflitto, ma anche prima, i prezzi di luce e gas sono in continua ascesa. Ed anche le attività speculative hanno messo un forte zampino che ricade quotidianamente sui consumatori.
Altroconsumo, sulla base dei dati a disposizione, stila un pronostico sui prezzi di luce e gas per l’ultimo trimestre del 2022. E le previsioni non sono rosee. Si necessitano interventi governativi urgenti, promessi ma non ancora attuati in maniera efficiente. Si attendono novità nei prossimi giorni.
Bollette, quanto costeranno luce e gas in autunno ed inverno
I calcoli di Altroconsumo sulle bollette sono stati fatti sulle stime del mercato tutelato di luce e gas, che vedranno un aggiornamento (purtroppo probabilmente in rialzo) per la fine del mese di settembre. È stato preso in considerazione il consumo annuo di energia elettrica in una famiglia di 3-4 persone, con elettrodomestici energivori, come asciugatrice e condizionatore. Se i prezzi dovessero essere come quelli attuali, con un consumo annuo di 3.180 kWh, la spesa annua arriverebbe a circa 1.240 euro, pari ad uno stipendio medio.
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Per quanto riguarda il gas l’Autority ha abolito il prezzo imposto dal primo ottobre prossimo. Per stabilire il prezzo, alla fine di ogni mese si farà una media del prezzo all’ingrosso registrato sulla piattaforma italiana (PSV) e tale valore sarà applicato ai consumi del mese stesso.Gli aumenti del gas impattano molto di più sulle famiglie che hanno il riscaldamento autonomo. Altroconsumo ha fatto una stima su un’utenza a Milano, con un consumo di 1.400 metri cubi/anno: in questo caso la spesa annua sarebbe di circa 1.970 euro.
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Se il prezzo del gas dovesse crescere ancora, la spesa stimata sarebbe più alta, pari a 2.450 euro, ovvero il 25% in più. Si attendono con ansia interventi governativi urgenti, per evitare che una crisi economica sfoci in crisi sociale.
