Accensione termosifoni: ecco giorni e regole per il Sud Italia

Il Mite, Ministero della transizione ecologica, ha pubblicato il Piano nazionale di contenimento dei consumi energetici

Valvola termosifone (foto Pixabay)
Orari e date di accensione dei termosifoni (foto Pixabay)

Il Mite, Ministero della transizione ecologica, ha pubblicato il Piano nazionale di contenimento dei consumi energetici al fine di contenere i consumi di gas nel Paese durante il prossimo inverno. Sono state fissate delle regole che riducono le ore e i giorni di accensione dei termosifoni che cambiano a seconda dell’area geografica.

Infatti, man mano che si passa da Nord al Sud si riducono i giorni e le ore di accensione. Il tutto per cercare di ridurre la domanda di gas in vista dell’inverno. Infatti, è intenzione dell’Unione fissare un tetto massimo al prezzo del gas. Ciò potrebbe provocare una riduzione o addirittura un blocco del passaggio di gas dalla Russia.

Piano nazionale di contenimento, i limiti per il Sud

Contenimento energetico (foto Pixabay)

In tal caso i Paesi membri andrebbero avanti con le riserve accumulate in questi mesi che garantiscono la copertura del fabbisogno per tutto il periodo invernale. Tuttavia, è opportuno in tale ipotesi predisporre e applicare un piano di riduzione della domanda di gas.

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Per quanto riguarda il Sud i cittadini dovranno attendere il 22 novembre per accendere i termosifoni per spegnerli, poi, il 23 marzo. E’ possibile in questa fascia temporale tenere i riscaldamenti accesi per 9 ore al giorno. Sulle isole ancora più stringenti i limiti. Infatti, Capri così come isola d’Elba, ad esempio, potranno accendere i riscaldamenti l’8 dicembre, il giorno dell’Immacolata Concezione che avvia le festività natalizie.

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In tal caso, le ore concesse di accensione dei termosifoni è di 5 al giorno. Inoltre, per tutte le aree vale la regola di abbassare di 1 grado centigrado la temperatura fissata a 17 gradi con due di tolleranza. In questo modo si dovrebbe ottenere un risparmio di gas di circa 3 miliardi di euro che influirà positivamente anche sulle bollette. Infatti per il quarto trimestre sono attese tariffe più alte dall’Arerà, l’Autorità regolatrice per l’Italia.

 

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