Il bollo auto deve essere pagato ogni anno. Gli automobilisti è bene che ricordino quando effettuare l’operazione o rischiano una multa
Avere una vettura di proprietà implica spese non esigue. Innanzitutto i costi di mantenimento del’automobile. Con i rialzi esponenziali dei prezzi della benzina far circolare l’auto costa non poco. Poi ci sono le spese dell’RC auto. L’assicurazione obbligatoria che ogni vettura deve avere. E per ultima, ma non da poco, il bollo auto, l’imposta regionale sulla proprietà del veicolo. Infatti anche se l’auto non circola l’imposta deve essere corriposposta.
L’importo dipende da vari fattori, tra cui i fondamentali sono: cilindrata del veicolo, impatto ambientale e regione di residenza. Il bollo auto è un’imposta piuttosto evasa. Infatti alcune regioni hanno messo a punto delle iniziative per avere magari meno soldi, ma certi.
Ad esempio in alcune regioni è stato promosso lo sconto del 20 per cento sul bollo auto per chi ha attivato la domiciliazione bancaria del pagamento. In questo modo il versamento è automatico nel mese in cui deve essere pagato. Quando si paga il bollo auto? A differenza di altre imposte non esiste una data di scadenza valida per tutti. Corrisponde al mese di immatricolazione, che si può verificare sul libretto di circolazione del veicolo.
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Nel caso in cui l’immatricolazione della vettura sia stata stipulata negli ultimi dieci giorni del mese, il mese di scadenza ricade sul successivo all’immatricolazione. Ed è una data a cui stare attenti. In caso contrario si riceverà una cartella esattoriale con l’imposta comprensiva di more e sanzioni aggiuntive. Si può richiedere all’Agenzia delle Entrate il ravvedimento operoso entro un mese dalla scadenza. In questo modo gli interessi saranno minori.
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Quindi una volta l’anno si deve segnare sul calendario la data della scadenza del bollo auto. Se si teme di dimenticarla, ci si può iscrivere ad un servizio ACI gratuito che invia un SMS ogni anno poco prima della scadenza, così da ridurre il rischio di dimenticanze.