L’associazione dei consumatori si appella alla legge e prepara un modulo da scaricare per non pagare le bollette nelle scadenze previste
Il rientro dalle ferie è stato amaro per gran parte dei cittadini italiani. Infatti le tariffe aggiornate in aumento da parte dell’Arera per quanto riguarda il terzo trimestre, ossia luglio, agosto e settembre, si sono materializzate in bollette ancora più salate rispetto alle ultime già in aumento.
In alcuni casi, infatti, gli esercizi commerciali hanno esposto le bollette del periodo al confronto con quelle dello scorso anno facendo evidenziare l’aumento notevole. Il Codacons, però, non ci sta ed ha studiato le mosse per attivare uno sciopero delle bollette. Infatti, i legali dell’associazione dei consumatori hanno studiato il caso per capire quale scappatoia trovare per rinviare gli esosi pagamenti, in molti casi insostenibili.
I sostanza il Codacons offre assistenza legale agli utenti che vogliono sospendere il pagamento delle fatture perché insostenibili. L’iniziativa si rifà al codice civile e precisamente all’articolo 1256 che prevede: “L’obbligazione si estingue quando, per una causa non imputabile al debitore, la prestazione diventa impossibile. Se l’impossibilità è solo temporanea, il debitore finché essa perdura, non è responsabile del ritardo nell’adempimento”.
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L’associazione ha predisposto un modulo che sarà disponibile a breve sul portale del Codacons. Il modulo servirà per chiedere al fornitore di luce o gas di rinviare il saldo della fattura anticipando soltanto una parte, il 20%, a titolo di acconto perché impossibilitati a pagare l’intera fattura.
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Il Codacons offre assistenza legale e ricorda che gli utenti dopo avere ricevuto almeno due solleciti di pagamento riguardanti le bollette non pagate potranno richiedere la rateizzazione degli importi prevista dalla legge. L’iniziativa può portare a dilazionare il pagamento delle bollette esose per famiglie e piccole imprese. Il tutto, poi, ricade in un periodo in cui gli aumenti stanno condizionando i consumi e mettendo in difficoltà famiglie e piccole attività.