Tra i più classici degli elettrodomestici di casa, contribuisce all’elevato consumo elettrico acuito dalle alte tariffe attuali. Quanto costa
I termini per descrivere l’attuale crisi energetica non vanno in un’unica direzione. Anzi, la contraddittorietà dei fattori inclusi in un contesto ben più ampio dei nostri confini nazionali ha affiancato gli effetti di un’inflazione che non poteva non trovare, tra l’altro, un riflesso nei costi dell’energia elettrica. Sotto un altro profilo, invece, l’ambito casalingo è ancora scevro da sostanziali ed efficaci soluzioni di consumo che non siano palliativi entro le nostre abitudini di utilizzo.
Se da un lato le politiche dei governi occidentali hanno improvvisamente virato verso una corsa dell’energia annosamente ritardata da un’apatia politica che ha protratto fino ad oggi la dipendenza energetica del vecchio continente, dall’altro lato, le case rappresentano oggettivamente la sorgente di una moltitudine di sprechi energetici ampiamente spalleggiata da consuetudini diffuse.
Stangata lavatrice, ecco quanto incide la crisi dell’energia sulle tasche dei consumatori
L’articolata rete di dispositivi che nel corso degli anni non ha che ingrassato le uscite del bilancio familiare non rappresenta la sola costante di un ambiente dove trovano sempre più posto oggetti connessi alla rete elettrica. Ciò non significa che non siano stati fatti passi in avanti in direzione di una responsabilizzazione delle persone, perlomeno suggerita dagli impietosi importi delle bollette.
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Certo, atti concreti di cambiamento nei comportamenti d’uso sono ben lungi dal manifestarsi ma tale assenza non assolve le odierne e spesso cattive abitudini che serpeggiano nel consumo di acqua, luce e gas. In effetti, anche gli elettrodomestici più classici che arredano le nostre case, quali frigorifero, lavastoviglie, condizionatore e lavatrice, sono generatori di un dispendio che può essere corretto con semplici accorgimenti, tali da non compromettere il budget di una famiglia.
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Tra i “sempreverdi” delle abitazioni, la lavatrice ricopre un ruolo fondamentale, nel bene e nel male nell’utilizzo di corrente elettrica. Pochi escamotage sui programmi di lavaggio, carichi del cestello ed orario di lavaggio possono fare la differenza sul risparmio di acqua ed elettricità; differentemente, essa produce dei costi inevitabilmente decollati con l’odierna revisione al rialzo delle tariffe. Un solo lavaggio, quest’anno, costa 1,40 euro contro 0,25 euro del 2021. La forbice si è ovviamente concentrata sul costo del kilowattora: 0,21 euro fino al dicembre dello scorso anno, rispetto agli odierni 1,20 euro.
