Bollette: cosa accade al contatore se paghi in ritardo

È un argomento che si sta affrontando in questi giorni. Se dovesse andare in porto, per ridurre il caro bollette ci sarà una riduzione dell’energia

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Bollette (Foto Pixabay)

Il caro bollette è argomento centrale del dibattito pubblico ed anche della campagna elettorale in vista del 25 settembre. Le intenzioni governative di supportare la popolazione in difficoltà economica non vengono ancora rispecchiate nella prassi. Se non con il taglio parziale delle accise, misura che ha contribuito a contenere il costo delle forniture veramente di poco.

Inoltre le aziende fornitrici stanno speculando non poco sui prezzi, cosa che fa salire il costo dell’energia elettrica e del gas. Per cui dall’Unione Europea si paventa una soluzione, con contatori intelligenti, capaci di ridurre la potenza dell’energia elettrica nelle ore di punta, quelle in cui si consuma di più.

Bollette, il depotenziamento per i morosi

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Contatori bollette (Foto Pixabay)

Il taglio dell’energia per contenere sia consumi che bollette, dovrebbe essere applicato nelle ore di punta, presumibilmente tra le 9 alle 12 del mattino e dalle 16 alle 18, con un picco massimo fra le 11 e le 15. E questi sono gli orari riferiti alla stagione estiva. Con l’arrivo dell’inverno è presumibile che gli orari con un picco di consumi siano anticipate. Questo taglio, che dovrebbe essere del 5 per cento, sarà applicato tramite contatori intelligenti che consentono di modulare la potenza.

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Per il momento ciò che è consentito alle società italiane è di applicare dei tagli dell’energia elettrica, pari ad un depotenziamento, non sospensione del servizio, per i clienti morosi, cioè quelli che non pagano. In questo modo si tutelano le aziende dai mancati pagamenti ed anche i clienti, che non accumulano bollette così impegnative da pagare. Società come Enel, Unareti e Areti possono intervenire riducendo la potenza energetica agendo direttamente sui contatori digitali.

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Una situazione ben diversa, rispetto ad agire su milioni di utenze a seguito di un’imposizione europea. Il taglio del 5 per cento sulla potenza dell’energia elettrica per ora è solo un’ipotesi al vaglio della Comunità europea. Si attendono aggiornamenti nei prossimi giorni.

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