Il Governo, dal 2021, ha introdotto un bonus in bolletta per aiutare le famiglie in stato di disagio economico
Il caro energia si declina in varie forme: caro bolletta, caro prezzi, caro vita etc. Non è semplice comprendere la situazione globale e da cosa è stata determinata. Certo è che l’inflazione attuale è la più alta dal 1985. E questo pesa molto sugli italiani, in particolare quelli con reddito medio basso. Per risparmiare si può evitare di andare in vacanza, a cena fuori o in generale eliminare tutte le spese superfue. Ma le utenze di luce, gas e acqua sono necessarie ed irrinunciabili. Il caro bollette preannuncia un inverno piuttosto costoso e difficile.
Dal 2021, per le famiglie in disagio economico, il Governo ha previsto un bonus sociale per le bollette di luce e gas. Che nel 2022 è stato rinforzato. Ma non è automatico, se ne deve fare esplicita richiesta.
Bonus bolletta luce e gas, chi lo può richiedere
Come tutti i bonus per supportare le situazioni di disagio economico, anche il bonus bolletta luce e gas è soggetto a richiesta ed all’esibizione di precisa e veritiera documentazione. In particolare sul reddito del nucleo familiare e sulla sua composizione. Per questo bonus è sufficiente presentare la DSU, la dichiarazione sostitutiva unica. Ed a tal fine è fondamentale possedere un ISEE con determinati requisiti:
- nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro;
- nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro;
- nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.
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Inoltre, i nuclei familiari con meno di 4 figli a carico, che hanno presentato nel corso del 2022 una DSU fino a 12.000 euro, hanno diritto al bonus sociale per disagio economico per il periodo aprile-dicembre 2022. I bonus bolletta luce e gas possono essere richiesti sia da chi ha un’utenza che fa parte del mercato tutelato sia del mercato libero.
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Gli importi del bonus dipendono dal numero di componenti del nucleo familiare. L’ARERA li stabilisce secondo una tabella precisa. L’utenza deve essere intestata ad uno dei componenti del nucleo familiare richiedente.