Attenzione alle nuove politiche tariffarie del gruppo Ryanair, le conseguenze della situazione economica europea sui voli low cost
Il turismo in Italia ha vissuto in questa estate una fase di crescita rispetto gli anni segnati dall’emergenza Covid, in particolare il traffico aereo ha evidenziato un incremento dei passeggeri con numeri che non si vedevano da anni. In termini percentuali i voli Ryanair sono aumentati dl 25 per cento rispetto al 2019, secondo le parole del amministratore delegato della compagnia irlandese.
Obiettivo del gruppo raddoppiare il numero di persone trasportate nella Penisola, che corrispondono oggi a quasi la metà dei passeggeri in Italia. Ma con una modifica delle politiche tariffarie a causa dei rincari dei prezzi dei carburanti, delle tensioni internazionali relative al conflitto tra Russia e Ucraina e della minaccia di una una nuova varianta Covid che inibisca gli spostamenti nel continente.
Le tariffe più basse messe sul mercato negli ultimi tempi, quella da 9,99 euro non sono più sostenibili in un contesto di forti aumenti del cherosene da aviotrasporto, annuncia l’a.d. di Ryanair. Le tariffe medie subiranno un rincaro compreso tra il 6 e il 7 per cento rispetto a tre anni fa. Dunque le tariffe medie passeranno a circa 40 – 50 euro nei prossimi anni.
Tuttavia l’epoca del low cost non è tramontata, la stessa amministrazione della Ryanair afferma che se spariranno i biglietti più bassi a 9,99 euro, saranno mantenuti quelli a 19,99 o 24,99 euro. Le tariffe aumentano a causa della crescita del costo del carburante, ma non appena il prezzo del cherosene si abbasserà di conseguenza scenderà anche la tariffa media dei voli.
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Si tratta in sintesi di una serie di rialzi dovuti alla contingente situazione economica di crisi, con il taglio delle fasce più basse di prezzi e un contemporaneo incremento dei prezzi medi delle tariffe. Senza segnare tuttavia una cesura completa con la precedente politica contrassegnata dal low cost che resta centrale nelle proposte di Ryanair.
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L’Italia resta uno dei mercati di riferimento della compagnia aerea irlandese, con un turismo che sta tornando su livelli di presenze molto elevati. In concorrenza aperta con il mercato spagnolo da sempre centrale per il vettore di Dublino, ma che continua a offrire migliori condizioni di accoglienza almeno secondo il parere della Ryanair.